“C’è una lettera per te”: dalla Corea un romanzo sul potere terapeutico della scrittura a mano

di Francesca Tommasi | 09.02.2025

Quando è stata l’ultima volta che avete scritto una lettera a qualcuno? Ci vuole tempo per ritrovare carta e penna e ci vuole ancor più coraggio per mettere nero su bianco ogni emozione e tutto quello che spesso non sappiamo come dire.

E ancora, quanto può essere terapeutico scrivere a chi ci è caro, ma anche lasciare un messaggio a chi non conosciamo, proprio come accadeva con i messaggi in bottiglia affidati al mare?

C’è una lettera per te di Seungyeon Baek (Garzanti, traduzione di Althea Volpe) è un esordio che commuove e che prende ispirazione da una cartoleria di Seoul, in cui ogni cliente può scrivere una lettera a uno sconosciuto e prenderne una in cambio.

Copertina di "C'è una lettera per te", tra i libri da leggere 2025

Tutta la vicenda ruota attorno a una giovane donna, che dopo aver ricevuto una misteriosa lettera, inizia a intraprendere un viaggio alla riscoperta di sé. Yuna, questo il suo nome, è una protagonista affascinante, ritratta con delicatezza e sensibilità; una pagina dopo l’altra seguiamo la sua trasformazione personale, in un viaggio emotivo autentico e toccante.

Il romanzo esplora diverse tematiche importanti, dal senso della perdita e del dolore che ne consegue, al percorso verso la rinascita – un messaggio positivo per ricordare che, a prescindere dalle difficoltà che la vita ci costringe ad affrontare, c’è sempre un modo per trarre insegnamento e arricchire il proprio Io.

Non da ultimo, è interessante notare come Seungeyon Baek sottolinei, anche attraverso l’espediente delle lettere, l’importanza delle connessioni umane e di come le interazioni con gli altri possano arricchire e trasformare la nostra vita. Un elemento che ci porta a riflettere su quanto sia imprescindibile il contatto con l’Altro e su quanto sia importante prendere del tempo per coltivare relazioni profonde e autentiche.

Una scrittura coinvolgente, una trama emozionante e personaggi di spessore: attraverso questi elementi ogni capitolo è un invito a far tesoro delle proprie esperienze e a trovare un senso di connessione con gli altri.

 

Fonte: www.illibraio.it