Enrico Galiano: “Il mio augurio per il 2025 a ragazze e ragazzi? Meglio veri che perfetti”

di Enrico Galiano | 02.01.2025

Ormai è tradizione. Ogni primo gennaio il responsabile del Libraio vuole che scriva un pezzo come augurio per il nuovo anno. Dice che sono gli articoli che poi vanno più virali. Mah. Nel 2019 augurai ai ragazzi che l’anno venturo fosse difficile. Gli dei lassù devono avermi ascoltato con grande attenzione, facendo precipitare in terra l’anno più difficile dal dopoguerra a questa parte, con l’arrivo di una pandemia che avrebbe poi segnato un’intera generazione.

Poi un’altra volta ho augurato ai ragazzi di vivere un bel fallimento, e l’anno successivo c’è stato il picco di richieste di sostegno psicologico da parte di adolescenti e giovani adulti.

Mi sa che è meglio se ci sto un po’ più attento, che dite?

E quest’anno, cosa mi invento, sperando di non fare danni?

Niente, nessuna idea. E mentre penso che l’augurio di quest’anno mi sta venendo proprio male, mi rendo conto che forse così ho trovato proprio quello che voglio dire.

L’augurio per il 2025 è proprio questo: siate imperfetti.

Cari ragazzi, care ragazze, quest’anno vi auguro di non essere i migliori.

Non vi auguro di spiccare, di essere perfetti, di far colpo su tutti, di diventare l’esempio. Vi auguro, invece, una cosa molto più importante: vi auguro di liberarvi. Sì, proprio così: liberarvi da quella prigione che si chiama perfezione.

Perché voglio dirvelo chiaro e tondo: la perfezione è un inganno. Una trappola. Una bugia confezionata bene, venduta ovunque come obbligatoria: ogni giorno qualcuno vi dice che dovete essere i migliori, che dovete superare voi stessi, che dovete raggiungere obiettivi, alzare l’asticella, competere, dimostrare qualcosa.

Ma sapete qual è una verità che scoprirete con grande sorpresa, quando arriverete all’età che ho io, quella in cui i peli della barba si fanno più bianchi e gli occhi più esperti del mondo? Che la perfezione non esiste. È un falso, come le riproduzioni della Gioconda che trovate negli hotel.

Ecco, a proposito della Gioconda: lo sapevate che Leonardo non l’ha mai davvero finita? Che se l’è portata dietro per tutti gli ultimi anni della sua vita, aggiungendo una pennellata di qua, una di là, ma senza mai completarla del tutto?

E poi, se la guardate bene, è piena zeppa di imperfezioni: il paesaggio sullo sfondo che sono in realtà due paesaggi diversi; il volto asimmetrico che per metà sorride e per metà no; le mani gigantesche sproporzionate al resto del corpo.

La Gioconda, voglio dire. Incompleta. Imperfetta. Ed è il dipinto più famoso del mondo.

I social sono lì tutti i giorni a imporvi modelli di bellezza irraggiungibili; vite irraggiungibili; carriere, amori, amicizie, tutto irrealizzabile. Ma già nel 1700 un certo Pietro Metastasio ci metteva in guardia su chi sfoggia felicità così perfette:

Se a ciascun l’interno affanno
si leggesse in fronte scritto,
quanti mai, che invidia fanno,
ci farebbero pietà!

Che non siete perfetti, e mai lo sarete, è la più bella notizia che possiate avere.

Che vi mancherà sempre uno zero virgola qualcosa per chiudere il vostro cerchio, significa che avrete sempre lasciato uno spazio al desiderio.

E la forza di desiderare è il più bel regalo che vi possiate mai fare.

Per cui è questo che vi auguro.

Vi auguro di sporcarvi le mani e i vestiti, di ridere forte e anche sguaiati, ogni tanto, di uscire spettinati nel mondo, perché la vita è questo che ti fa, quando è vera: ti spettina.

Vi auguro versi scritti in fretta, eccessivi, storti, che grondano emozione. Messaggi alle due di notte, pieni di errori di ortografia: ma veri, vostri.

Vi auguro di trovare il vostro passo: diverso da quello del mondo. Più lento, più veloce, non importa: ma che sia vostro.

Un giorno verrà anche a voi qualche pelo bianco, e forse come mi vi renderete conto che i rimpianti più grandi non si hanno quando per i momenti in cui non si è stati perfetti, ma per quelli in cui non si ha avuto il coraggio di essere veri.

L’AUTORE – Enrico Galiano, insegnante e scrittore friulano classe ’77, in classe come sui social, dove è molto seguito, sa come parlare ai ragazzi.

Dopo il successo di romanzi (tutti pubblicati da Garzanti) come Eppure cadiamo feliciTutta la vita che vuoiFelici contro il mondo, e Più forte di ogni addio, ha pubblicato un libro molto particolare, Basta un attimo per tornare bambini, illustrato da Sara Di Francescantonio. È poi tornato al romanzo con Dormi stanotte sul mio cuore, e sempre per Garzanti è uscito il suo primo saggio, L’arte di sbagliare alla grande. Con Salani Galiano ha quindi pubblicato la sua prima storia per ragazzi, La società segreta dei salvaparole. Ed è poi uscito, ancora per Garzanti, il suo secondo saggio, Scuola di felicità per eterni ripetenti. Dopo il romanzo Geografia di un dolore perfetto, è tornato in libreria con Una vita non basta… E da poco ha pubblicato con Salani il suo nuovo libro per ragazzi, L’incredibile avventura di un super-errore.

Qui è possibile leggere tutti gli articoli scritti da Galiano per il nostro sito, con cui collabora con costanza da diversi anni (anche in versione video, su Instagram e TikTok).

 

Fonte: www.illibraio.it