La festa della mamma è una ricorrenza festeggiata in tutto il mondo in cui viene celebrata la figura della madre e il ruolo della maternità all’interno della società. In Italia ricade ogni seconda domenica di maggio, ed è un’opportunità per le famiglie che dedicano una giornata alle mamme, attraverso un regalo, un pensiero o del tempo passato insieme.
In occasione di questa ricorrenza, abbiamo raccolto una serie di libri per la festa della mamma, che affrontano il tema della maternità da diversi punti di vista e attraverso molteplici sfaccettature. Si tratta di un percorso di lettura adatto sia a chi si chiede cosa regalare alla festa della mamma, sia alle mamme che vogliono concentrarsi su se stesse, prendendosi un po’ di tempo per leggere.
Ogni scrittrice e scrittore di questa selezione (che, ovviamente, non ha la pretesa di essere esaustiva) ha affrontato il tema in modo originale, e così le tante prospettive sulla maternità si avvicendano in un dialogo costituito da storie molto differenti tra loro.
Ecco quindi alcuni romanzi e memoir di ieri e di oggi che hanno madri come protagoniste o in cui viene esplorato il rapporto tra madri e figli, da leggere, dedicare o regalare in occasione della festa della mamma:
Libri per la festa della mamma
- Piccole donne, Louisa May Alcott
- L’età fragile, Donatella Di Pietrantonio
- Quello che so di te, Nadia Terranova
- Come d’aria, Ada D’Adamo
- La signora di Wildfell Hall, Anne Brontë
- L’estate che ho ucciso mio nonno, Giulia Lombezzi
- La figlia oscura, Elena Ferrante
- Costanza e buoni propositi, Alessia Gazzola
- Cattiva, Rossella Milone
- Maid e Class, Stephanie Land
- Blue Nights, Joan Didion
- Margo ha problemi di soldi, Rufi Thorpe
- Una madre lo sa, Concita De Gregorio
- Nightbitch, Rachel Yoder
- Non dimenticarlo mai, Federica Bosco
- Il quinto figlio, Doris Lessing
- Paula, Isabelle Allende
- Il ritorno è lontano, Alessandra Sarchi
- Le mamme ribelli non hanno paura, Giada Sundas
- Una donna, Annie Ernaux
- La figlia unica, Guadalupe Nettel
- Chocolat, Joanne Harris
- Splendi come vita, Maria Grazia Calandrone
- Almarina, Valeria Parrella
- 56 giorni, Francesca Segal
- I miserabili, Victor Hugo
- Tanti piccoli fuochi, Celeste Ng
- Mi chiamo Lucy Barton, Elizabeth Strout
- Il lavoro di una vita, Rachel Cusk
- Il vino della solitudine, Irène Némirovsky
- Cose che non si raccontano, Antonella Lattanzi
- Canto di amore a mia madre, Rachide Benzine
- La scelta di Sophie, William Styron
- La nursery, Szilvia Molnar
- Le parole tra noi leggere, Lalla Romano
- Da parte di madre, De Paolis Federica
- L’Arminuta, Donatella Di Pietrantonio
- Maternità, Sheila Heti
- Matrigna, Teresa Ciabatti
- Quaderno proibito, Alba de Céspedes
- Room. Stanza, letto, armadio, specchio, Emma Donoghue
- Ma tu chi sei, Bruno Arpaia
- Per il mio bene, Ema Stokholma
- Il tempo è una madre, Ocean Vuong
- L’invenzione della madre, Marco Peano
- Una mamma ansia e sapone, Valentina Melis
Piccole donne
Piccole donne di Louisa May Alcott è un classico immancabile in ogni libreria. Sebbene non sia l’unica protagonista di questo romanzo senza tempo, Margaret Curtis March è innegabilmente una delle madri più amate della letteratura. Risoluta, saggia, sempre pronta a elargire amore e affetto alle proprie figlie così come al prossimo, la signora March prende le redini della famiglia quando il marito parte per la guerra, mantenendo la sua indole generosa nonostante le tragedie che la colpiscono.
L’età fragile
Vincitore del Premio Strega e del Premio Strega Giovani 2024, L’età fragile (Einaudi) di Donatella Di Pietrantonio racconta la storia di una ragazza, divenuta donna e madre portando sempre con sé una sensazione di inquietudine e vulnerabilità. La fragilità di Lucia è nata una notte di trent’anni prima, in un campeggio sotto il Dente del Lupo, quando tre ragazze sono scomparse, lasciandola bloccata dal senso di colpa e dalla paura. È con queste sensazioni che Lucia guarda anche alla figlia Amanda, appena partita per vivere il suo sogno di libertà a Milano. Quando Amanda torna a casa, però, Lucia vede con spavento che la speranza negli occhi di sua figlia si è spenta, sostituita dal silenzio. Stretta tra un padre severo e una figlia irraggiungibile, Lucia capisce che sono proprio le ferite a unire le loro vite…
Quello che so di te
Al centro del romanzo di Nadia Terranova, pubblicato da Guanda, c’è Venera, la sua bisnonna, una figura circondata dai racconti e dai ricordi dei parenti, finita ricoverata al “Mandalari”, il vecchio manicomio di Messina. Venera è spesso giunta in visita a Nadia attraverso i sogni, ma da quando è diventata madre la sua figura si è fatta ricorrente e enigmatica, portando con sé una certezza: ora che ha avuto una figlia, Nadia non può permettersi di impazzire. Ma chi era davvero Venera? Per scoprirlo, la protagonista inizia un viaggio attraverso la memoria e il significato dell’essere madre, menzogne e mezze verità, tra storie di donne e di uomini.
Come d’aria
Come d’aria (elliot), vincitore del Premio Strega 2023, è il racconto potente e toccante di una forma di maternità incentrata sulla fatica, la rabbia e i segreti, ma anche su insperati momenti di gioia e tenerezza. Daria è nata con una grave patologia, la oloprosencefalia, che la rende invalida e totalmente dipendente dalle cure dei genitori. Senza retoriche e sentimentalismi, Ada D’Adamo mostra i lati più difficili e dolorosi della maternità – la frustrazione, la paura, la stanchezza – ma evidenzia anche l’amore e la tenacia che la contraddistinguono. Unite l’una all’altra, anche nella malattia, madre e figlia iniziano un dialogo – da un lato silenzioso ma intenso, dall’altro potente e ricco di parole – in seguito alla scoperta della malattia di Ada, che ha causato la sua prematura scomparsa nel 2023.
La signora di Wildfell Hall
Proseguiamo la nostra lista di libri per la festa della mamma con La signora di Wildfell Hall (Neri Pozza, traduzione di Francesca Albini, introduzione di Alessandra Sarchi), una delle opere di Anne Brontë, la minore delle sorelle Brontë. Il romanzo racconta la storia di Helen Graham, una donna che vive sola con suo figlio e una domestica, in modo così riservato da instillare nella comunità dubbi sul suo passato. Quando Gilbert Markham, giovane gentiluomo, riesce a vincere le sue resistenze e a guadagnarsi la sua fiducia, dai suoi diari scoprirà che Helen in passato ha sfidato i dettami della società per salvaguardare la crescita di suo figlio.
L’estate che ho ucciso mio nonno
La vita di una madre e di una figlia viene sconvolta dall’arrivo in casa del vecchio nonno materno, irascibile, autoritario e fiaccato da un’intervento all’anca. L’estate che ho ucciso mio nonno (Bollati Boringhieri) di Giulia Lombezzi è scritto dalla prospettiva sarcastica e impietosa di Alice, la figlia sedicenne di Marta, che assiste con sgomento alla trasformazione di sua madre in una donna insicura e ansiosa, pronta a tutto per aiutare il padre. Ma cosa nasconde il passato di Marta? Cosa può fare una figlia per salvare una madre che non ha intenzione di essere aiutata?
La figlia oscura
Poche scrittrici riescono a raccontare la complessità della maternità come Elena Ferrante, che non poteva certo mancare in questo percorso di libri per la festa della mamma. La figlia oscura racconta la storia di Leda, un’insegnante le cui figlie decidono di raggiungere il padre che vive in Canada per passare l’estate con lui. A un primo momento di sollievo dovuto alla momentanea libertà dagli impegni di madre, per Leda segue un sentimento angoscioso, provocato anche dalla conoscenza di una madre e della sua bambina, a cui cercherà morbosamente di avvicinarsi. Nelle pieghe di questo incontro verrà rivelato un segreto legato al suo passato di madre, un segreto che ancora la tormenta. Da questo libro edito da e/o è stato tratto il film The lost daughter (2021)
Costanza e buoni propositi
Tutto avrebbe pensato, ma non di avere una figlia piccola a carico, la buffa Flora. E nemmeno di rintracciare il padre della suddetta figlia dopo diversi anni. Alessia Gazzola, autrice bestseller, in Costanza e buoni propositi (Longanesi) racconta la storia della trentenne Costanza Macallè, che può contare su pochi ma buonissimi assi nella manica che la aiutano ad affrontare giorno dopo giorno le sfide della vita: i colleghi dell’Istituto di Paleopatologia, la sorella Antonietta, un’innata capacità di rialzarsi a ogni caduta, la consapevolezza di poter contare sulle proprie forze e l’ostinata determinazione di chi sa cavarsela anche con poco.
Cattiva
Cattiva (Einaudi) racconta delle gioie della maternità: accanto ad ogni culla, ciondolano dal sonno due genitori appena nati. Un giovane uomo intenerito e forte, una giovane donna sorpresa e tramortita, che imparano a spostarsi dal centro del mondo. Perché quella bimba tutta rosa che agita i morbidi piedini è inoffensiva solo all’apparenza. Soffice ma imperativa come un peso piuma, ha stravolto tutto in un istante. La scrittura sensuale di Rossella Milone ritrae la battaglia di emozioni che accompagna la nascita del primo figlio, raccontando l’accidentato e recalcitrante processo che trasforma una coppia in una coppia di genitori.
Class
Dopo il successo del memoir Maid – Donna delle pulizie (astoria, traduzione di Chiara Libero), incentrato sulle difficoltà di essere una madre single senza mezzi (adattato anche da Netflix nella serie tv Maid), Stephanie Land torna a raccontare la sua vita e quella di sua figlia Emilia in seguito alla pubblicazione del suo primo libro. Non basta un bestseller per diventare ricchi: Stephanie è determinata a continuare l’università per cercare un futuro migliore, nonostante il costo esorbitante dei college americani. Nel frattempo, anche Emilia sta per cominciare la scuola, e Stephanie offre una testimonianza schietta e struggente delle loro difficoltà quotidiane e dei sensi di colpa nel non poter offrire a sua figlia la sicurezza che vorrebbe, oltre che nel dover sacrificare i momenti assieme per dedicarli al lavoro e allo studio.
Blue Nights
In Blue Nights (il Saggiatore, traduzione di Delfina Vezzoli) la celebre scrittrice Joan Didion si interroga sul dolore, e in particolare quello che la investe dopo la precoce morte di sua figlia Quintana, scomparsa a soli 39 anni. In queste pagine Didion ricorda gli anni della sua crescita ed eventi felici come il giorno del suo matrimonio, in una riflessione che inevitabilmente la costringe a confrontarsi con il suo ruolo di madre di una figlia perduta troppo presto.
Margo ha problemi di soldi
Margo, la protagonista del romanzo di Rufi Thorpe (pubblicato da Bollati Boringhieri con la traduzione di Ada Arduini), è una studentessa californiana di vent’anni che scopre di aspettare un figlio da un professore universitario sposato. Nonostante le difficoltà a cui sa di andare incontro, Margo decide di tenere il bambino, trovandosi però ben presto senza un soldo. È così che pensa di sbarcare su OnlyFans: ma anche questa scelta non si rivelerà priva di complicazioni…
Una madre lo sa
Da Brooke Shields a Valentina Vezzali, fino alle madri di Plaza de Mayo: in Una madre lo sa (Einaudi) l’autrice e giornalista Concita De Gregorio racconta venti storie di maternità. Tra i libri per la festa della mamma, ecco venti vicende vere per scoprire quanti siano i modi di essere madre, o di non esserlo affatto. Di quante ombre sia pieno l’amore perfetto, quello tra madri e figli, e di quante risorse inattese. Quante strade esistano per accogliere quello che viene, quello che c’è.
Nightbitch
Nightbitch – Bestia di notte (Mondadori, traduzione di Veronica Raimo) è l’esordio dell’autrice statunitense Rachel Yoder, romanzo in cui la scrittrice indaga il tema della maternità, della femminilità, dell’arte e del potere. Da quando è diventata madre, la protagonista del libro si è sentita sempre più sola e depressa, allontanata dal lavoro dei suoi sogni, con un marito sempre in viaggio d’affari. Improvvisamente, però, la donna vede il suo corpo cambiare: la sua pelle si ricopre di peluria e sul fondoschiena le spunta una coda. Cosa sta succedendo? Cercando di venire a capo del mistero, la protagonista si imbatte in un libro chiamato Guida illustrata alle donne magiche, entrando in contatto con un misterioso gruppo di mamme che, come lei, nascondono un segreto. Nel 2024 da questo libro è stato tratto un film omonimo, diretto da Marielle Heller.
Non dimenticarlo mai
Continuiamo la nostra selezione di libri per la festa della mamma con Federica Bosco, che nel romanzo Non dimenticarlo mai (Garzanti) racconta la storia di Giulia, una donna di quarantanove anni che sembra aver incastrato ogni pezzo della sua vita al posto giusto. Giulia ha un compagno e una relazione stabile, una famiglia un po’ complicata ma che non la lascia sola, e un lavoro che la soddisfa. Un giorno, però, Giulia si sente soffocata da un senso di vuoto, e le sembra che tutto questo non le basti più. Nonostante le persone intorno a lei non riescano a sostenerla in questa decisione, Giulia decide quindi di intraprendere una difficoltosa strada verso la maternità.
Il quinto figlio
In questo libro del premio Nobel Doris Lessing va in scena la capacità delle madri di andare contro tutto e tutti (a volte anche contro il resto della propria prole) pur di non smettere di lottare per uno dei propri figli. Il quinto figlio (Feltrinelli, traduzione di Mariagiulia Castagnone) racconta l’amore di David e Harriet, che decidono di dare vita a una grande famiglia. Sebbene con molte difficoltà economiche, la loro vita procede serena, finché non nasce Ben, il loro quinto figlio, un bambino con caratteristiche ai limiti del sovrannaturale che sarà la causa della tragica rottura dell’idillio familiare.
Paula
Prosegue la lista dei libri per la festa della mamma con Paula (Feltrinelli, traduzione di Gianni Guadalupi). In questo romanzo autobiografico Isabel Allende racconta del suo rapporto con la figlia Paula, e di come questo cambi quando lei, a soli ventotto anni, si ammala improvvisamente di porfiria. Le loro vite da tempo separate si riuniscono, e mentre la malattia peggiora, Isabel cerca di attraversare il momento tragico attraverso la scrittura.
Il ritorno è lontano
In Il ritorno è lontano (Bompiani) Alessandra Sarchi racconta il desiderio di cura per gli altri. Da quando sua figlia Nina è andata a studiare in Germania, Sara, archivista di mezz’età, ha iniziato a soffrire la sua mancanza. Dopo un problema di salute, la donna sente nascere un nuovo desiderio di maternità, decidendo infine assieme al marito Paolo di prendere in affido Pietro, un bambino silenzioso e con difficoltà di relazione. Nel frattempo, la giovane Nina cerca di far valere le sue idee lottando per il movimento ecologista. Tutti e quattro i personaggi finiscono per incontrarsi durante una vacanza in un bosco tedesco, dove scopriranno sia elementi di divisione sia inaspettati punti di contatto.
Le mamme ribelli non hanno paura
Le mamme ribelli non hanno paura (Garzanti), romanzo d’esordio di Giada Sundas, è una storia sulla maternità, quella vera che si fa passo dopo passo, fatica dopo fatica, felicità dopo felicità. Appena ha sentito un piccolo cuore battere dentro il suo, Giada ha cominciato a essere madre. Un attimo prima era una persona, un attimo dopo un’altra e per sempre: perché quando nasce un figlio si rinasce di nuovo. Si rinasce madri. Un piccolo regalo a una bimba di due anni perché possa scoprire un giorno come è venuta al mondo, da quale amore, da quali errori, da quali scelte.
Una donna
Pochi giorni dopo la morte della madre, Annie Ernaux, premio Nobel per la letteratura nel 2022, traccia su un foglio la frase che diventerà l’incipit di Una donna (L’Orma, traduzione di Lorenzo Flabbi). Le vicende personali emergono allora dalla memoria incandescente del lutto e si fanno ritratto esemplare di una donna del Novecento. La miseria contadina, il lavoro da operaia, il riscatto come piccola commerciante, lo sprofondare nel buio della malattia, e tutt’attorno la talvolta incomprensibile evoluzione del mondo, degli orizzonti, dei desideri.
La figlia unica
La figlia unica (La Nuova Frontiera, traduzione di Federica Niola) di Guatalupe Nettel racconta la storia di tre donne e mostra tre diversi modi di guardare alla maternità: Laura, che di figli non ne ha mai desiderati, Alina, che ha intrapreso la sua gravidanza, scoprendo però una grave malformazione della sua bambina, che probabilmente non sopravviverà, e Doris, donna con un passato complicato e un figlio difficile da gestire. Attraverso l’ascolto e la solidarietà femminile, i loro tre destini si intrecciano, mostrando i diversi significati di famiglia e amicizia.
Chocolat
Chocolat (Garzanti, traduzione di Laura Grandi), romanzo conosciuto anche per il celebre adattamento cinematografico con Johnny Depp e Juliette Binoche, racconta di un piccolo villaggio nel centro della Francia, e di come questo cambia con l’arrivo di Vianne e di sua figlia, la piccola Anouk. Tra gli intrighi e lo scompiglio causato dal carattere della determinata Vianne, il romanzo si sofferma anche su come lo sguardo critico del paese sulla loro famiglia rischi di rovinare per sempre il rapporto tra madre e figlia.
Splendi come vita
Tra i libri per la festa della mamma, un titolo dedicato all’adozione. Splendi come vita (Ponte alle Grazie) è una disillusa lettera d’amore di una figlia, ormai cinquantenne, alla madre adottiva. Nelle parole di Maria Grazia Calandrone, poetessa e autrice, si delinea un rapporto complicato, tra una madre e una figlia che si sono amate ma il cui rapporto ha subito nel corso degli anni degli scossoni da cui non si è più riuscito a riprendere.
Almarina
Almarina è la nuova allieva nel carcere minorile di Nisida, Napoli: il suo arrivo porterà all’incontro tra due solitudini, la sua e quella di Elisabetta, l’insegnante di matematica. In Almarina (Einaudi), Valeria Parrella racconta il labirinto inestricabile della burocrazia, i lutti inaspettati, le notti insonni, rivelando l’altra loro possibilità: essere un punto di partenza. Nella speranza che un giorno, quando questi ragazzi avranno scontato la loro pena, ci siano nuove pagine da riempire, bianche “come il bucato steso alle terrazze”.
56 giorni
Edito da Bollati Boringhieri, 56 giorni è il racconto dell’autrice Francesca Segal che, incinta di due gemelle, a ventinove settimane e sei giorni, si sveglia al mattino con le lenzuola sporche di sangue. Arriva in ospedale, ma è tranquilla, lo considera un problema di routine. Il giorno dopo, quando si sveglia, non è più incinta. Le hanno fatto un cesareo d’urgenza, e le sue figlie sono ora nel reparto di terapia intensiva neonatale. Durante quella notte, però, le bambine sono entrate nella trentesima settimana: è lo spartiacque tra la quasi impossibilità di sopravvivenza e la speranza di veder ribaltate le statistiche.
I miserabili
Potrà sembrare strano inserire I miserabili (Garzanti, traduzione di Liù Saraz) all’interno di una selezione di libri per la festa della mamma. Sebbene questo grande romanzo non sia dedicato a un solo personaggio, la figura di Fantine, madre di Cosette, spicca per il grande amore che nutre verso sua figlia. I continui sacrifici a cui Fantine si sottopone per lei la conducono infatti a una tragica fine. Quella di Fantine e Cosette è una storia tormentata, e da queste pagine di Victor Hugo emerge come in poche altre quanto possa essere potente l’amore di una madre.
Tanti piccoli fuochi
In questo romanzo di Celeste Ng (Bollati Boringhieri, traduzione di Manuela Faimali), che ha originato l’omonimo adattamento televisivo, si confrontano modi diametralmente diversi di intendere la maternità e la famiglia. Al centro della storia infatti troviamo due madri appartenenti a ceti sociali differenti, le cui figlie si trovano affascinate ognuna dallo stile di vita dell’altra. Le loro visioni del mondo finiscono per scontrarsi attraverso le controversie legali di altri due nuclei familiari che lottano per la custodia di una bambina. Ma è proprio attraverso questa vicenda che verranno a galla i segreti che cambieranno per sempre la vita di entrambe. Un libro per la festa della mamma che porta a riflettere e ad aprirsi a nuovi punti di vista.
Mi chiamo Lucy Barton
Elizabeth Strout in Mi chiamo Lucy Barton (Einaudi, traduzione di Susanna Basso) racconta il dialogo che si instaura tra una madre e una figlia in una stanza d’ospedale nel corso di cinque giorni. Qui infatti la figlia è ricoverata a causa di alcune complicanze seguite a un’appendicite: la madre, che non vedeva da anni, attraversa gli Stati Uniti per giungere da lei e tenerle compagnia. Se da una parte in quei giorni la figlia riesce a ritrovare quella sensazione di protezione che da tanto le mancava, dall’altra si rifanno vivi i ricordi degli eventi che le avevano allontanate tempo prima.
Il lavoro di una vita. Sul diventare madri
La scrittrice Rachel Cusk nel libro Il lavoro di una vita (Einaudi, traduzione di Micol Toffanin) racconta la sua personale prospettiva su quanto la maternità possa destabilizzare al giorno d’oggi una donna lavoratrice ed emancipata. Uno dei libri per la festa della mamma che può essere prezioso per contrastare il racconto edulcorato e non sempre sincero fino in fondo delle neo-mamme. Cusk si ripromette di raccontare i cambiamenti sia positivi sia negativi che la coinvolgono, a partire dalla scoperta di essere rimasta incinta fino al primo anno di vita di sua figlia.
Il vino della solitudine
“Di Irène Némirovsky per Irène Némirovsky”: questa è la nota che accompagna il titolo Il vino della solitudine (Newton Compton, traduzione di Luisa Collodi) nell’elenco delle proprie opere che l’autrice redasse poco prima di essere arrestata, per sottolineare quanto fosse autobiografico il romanzo. Il libro è la storia dell’infelice rapporto tra una madre e una figlia: Hélène, che detesta la madre con ogni fibra del suo corpo, aspetta il momento giusto per vendicarsi della sua freddezza. Ma questo momento arriverà insieme al tempo della trasformazione della ragazza in una donna.
Cose che non si raccontano
Cose che non si raccontano (Einaudi) è un romanzo che parla del desiderio di genitorialità, ma che soprattutto esprime ciò che spesso viene nascosto per paura e vergogna: l’impossibilità di essere madre. È questa condizione, assieme al dolore, all’ossessione, alla rabbia, a essere al centro del testo di Antonella Lattanzi. Raccontando la storia personale di Antonella e Andrea, la scrittrice descrive con chiarezza e forza le domande di tutte le donne alle prese con la scelta di essere madri: qual è il momento giusto? A cosa dovrò rinunciare? Perché loro ci riescono e io no?
Canto di amore a mia madre
L’amore di un figlio per una madre si rivela anche attraverso i piccoli gesti: in Canto di amore a mia madre (Corbaccio, traduzione di Alba Bariffi) di Rachid Benzine un figlio si prende del tempo per leggere un libro all’anziana madre, che non ha mai imparato a leggere. Lui, professore universitario, è potuto arrivare dove è adesso proprio grazie ai sacrifici fatti dalla madre affinché lui potesse studiare. E così il protagonista ricambia leggendole un libro, compiendo quel gesto materno che sua madre non ha mai potuto regalargli quando era un bambino.
La scelta di Sophie
Sophie è una giovane donna polacca a cui viene imposta la più tragica delle scelte: decidere quale dei propri figli dovrà sopravvivere. Il romanzo ha luogo durante la Seconda Guerra Mondiale: Sophie viene condotta insieme ai figli in un campo di concentramento, e lì gli ufficiali nazisti per pura crudeltà decidono di metterla di fronte a questa decisione. Sophie, una volta sopravvissuta alla guerra, si troverà a dover convivere per sempre con la consapevolezza di essere riuscita a salvare solo uno dei suoi bambini. La scelta di Sophie di William Styron è pubblicato da Mondadori, con la traduzione di Ettore Capriolo.
La nursery
In La nursery (Guanda, traduzione di Francesca Pellas) Szilvia Molnar lascia stupefatti, raccontando la fragilità di una neomamma, pericolosamente al confine della follia. L’autrice ritrae la lotta per ritornare padrona di sé stessa e dei propri pensieri. Lo fa con lucidità e al tempo stesso con un’ironia affermativa, piena di vita e di umorismo sovversivo.
Le parole tra noi leggere
Fino a che punto una madre aiuta o mette in difficoltà un figlio negli anni della sua formazione? Si può raccontare il rapporto tra una madre e un figlio? Il romanzo vincitore del Premio Strega 1969 Le parole tra noi leggere (Einaudi) di Lalla Romano è un confronto tra generazioni nel segno di un coraggio morale che non si ferma davanti alle verità più difficili. Un grande classico della letteratura italiana da riscoprire, nonché tra i libri per la festa della mamma più intimi e profondi.
Da parte di madre
Da parte di madre (Feltrinelli) di Federica De Paolis riporta un intimo e profondo album di immagini, voci e atmosfere che trascendono la vicenda personale per tramutarsi in una parabola esistenziale che investe tutti. “Restavano le braci piene d’insonnia, attesa e fumo. Mia madre restava. Era sempre lì”.
L’Arminuta
Donatella Di Pietrantonio affronta il tema della maternità, della responsabilità e della cura. La protagonista di L’Arminuta (Einaudi), con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell’altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia così questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all’altro perde tutto – una casa confortevole, le amiche più care, l’affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per “l’Arminuta” (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova vita.
Maternità
Cosa succede quando una donna si trova a decidere se provare ad avere un bambino? Maternità (Sellerio, traduzione di Martina Testa), scritto da Sheila Heti, è il risultato di una di queste riflessioni. Come si fa a essere sicure di volere un figlio? E soprattutto, c’è un momento in cui ci si sente davvero sicure? Heti in questo romanzo racconta i tormenti provati da molte donne che al limite dell’età in cui poter avere figli, sentono da una parte la pressione sociale e dall’altra una forte insicurezza, e si trovano a dover a prendere una difficile decisione.
Matrigna
La famiglia era una, ma le mamme erano due, mamme e matrigne, e i bambini erano fratelli, sino al giorno in cui Andrea è scomparso e il dito puntato è ricaduto su Noemi. Maternità, famiglia, rapporto tra genitori e figli, fratelli e fratellastri: sono questi i rapporti umani che indaga il romanzo di Teresa Ciabatti, Matrigna (Solferino), un libro che ricorda al lettore perché non si dovrebbe mai avere un figlio preferito, ma dimostra anche l’impossibilità di non cadere in un errore tanto umano.
Quaderno proibito
Uscito a puntate tra il 1950 e il 1951, Quaderno proibito (Mondadori) è un libro in grado di parlare ancora al nostro presente. Considerato il capolavoro della scrittrice e poetessa Alba de Céspedes, il romanzo ha per protagonista Valeria Cossati, una donna della classe media, assorbita dalla routine opprimente della sua vita. A risvegliarla e a renderla consapevole delle sue emozioni è il quaderno su cui inizia ad annotare gli eventi della sua giornata. Scrivendo di nascosto da tutti, Valeria si rende conto per la prima volta della sua infelicità e dei suoi desideri come donna, oltre che come madre e moglie. Un romanzo che parla dell’individualità e della libertà che dovrebbero essere garantite a ogni madre.
Room. Stanza, letto, armadio, specchio
Nel romanzo Room (Mondadori, traduzione di Chiara Spallino Rocca) di Emma Donoghue (da cui è stato tratto l’omonimo film del 2015), protagonista è il rapporto tra Jack e Ma, sua madre. I due vivono nella Stanza, l’unico luogo in cui Jack abbia mai vissuto: Ma infatti è stata rapita anni prima e mai liberata, ed è lì che ha dato alla luce il bambino. Quando Ma e Jack per un caso fortuito riescono finalmente a sfuggire al loro aguzzino, Jack scopre che esiste un mondo al di fuori della stanza, e il rapporto tra lui e sua madre sarà costretto a cambiare.
Ma tu chi sei
Un uomo – l’autore stesso – è alle prese con l’età che avanza, con il futuro che si restringe e con l’Alzheimer della madre. Dai primi sintomi al difficile trasloco in una residenza per anziani: l’ormai cadente casa di famiglia viene chiusa e con l’ultimo giro di chiave il passato è perduto. Il filo portante della narrazione è costituito dalle visite alla madre, con le sue domande ripetute in maniera ossessiva, i suoi smarrimenti, i suoi capricci, le crescenti difficoltà a riconoscere i nipoti o il figlio stesso, le dolorose lacerazioni che si producono. Queste le esperienze raccontante in Ma tu chi sei (Guanda), teso ed emozionante racconto di Bruno Arpaia.
Per il mio bene
Morwenn, una bambina di cinque anni, ha paura di un mostro, un mostro che non si nasconde sotto il letto o negli armadi, ma vive con lei, controlla la sua vita. Un mostro che lei chiama “mamma”. La persona che dovrebbe esserle più vicina, che dovrebbe offrirle amore e protezione e invece sa darle solo violenza e odio. La picchia, la insulta, le fa male sia nel corpo che nell’anima. In Per il mio bene (HarperCollins) Ema Stokholma racconta il suo passato, il tempo in cui il suo nome era ancora Morwenn Moguerou.
Il tempo è una madre
“Io ero stato fatto per morire ma eccomi, io permango”. In Il tempo è una madre (Guanda, traduzione di Damiano Abeni e Moira Egan), raccolta profondamente intima, Ocean Vuong viaggia nella memoria, attraverso il tempo e le esperienze vissute. Il punto di partenza è costituito dalla perdita della madre e dalla dolorosa elaborazione del lutto. Spostandosi fra i ricordi, l’autore ci parla del significato della famiglia e delle sue origini…
L’invenzione della madre
L’amore filiale è al centro del romanzo L’invenzione della madre (minimum fax) di Marco Peano. Il libro racconta la storia di Mattia, e di come la malattia che colpisce sua madre inizi a scandire la sua vita con cruda ineluttabilità. Per questo l’obbiettivo di Mattia, che non perde mai la speranza, è quello di far valere ogni singolo instante che rimane.
Una mamma ansia e sapone
Concludiamo quindi la nostra selezione di libri per la festa della mamma con un libro che affronta la cosiddetta gravidansia, quel particolare momento della vita di una donna in cui le domande superano di gran lunga le risposte. Valentina Melis, attrice e influencer, racconta con ironia e meraviglia le avventure (e le disavventure) di una neomamma. Una mamma ansia e sapone (Vallardi) parla di una mamma normale alle mamme normali, quelle che in gravidanza avevano caviglie grosse come i piloni della tangenziale e l’acidità di stomaco che arrivava alle tonsille, terrorizzate prima dal parto e poi sopraffatte dalla vita.
Fonte: www.illibraio.it