Ritorno a scuola, l’appello di Galiano: “Genitori negazionisti, lasciate i vostri figli a casa”

di Enrico Galiano | 11.09.2020

Io avrei una domanda scomoda. Una di quelle che c’è sempre remora a fare, perché non sai mai se è troppo strana o troppo saggia, troppo polemica, troppo allarmista, insomma troppo. E poi finisce che non la fa nessuno.

E allora alzo la mia manina e provo a rivolgerla a tutti: ai colleghi, ai genitori, ai ragazzi, ai dirigenti, al personale scolastico. E anche alla Ministra Lucia Azzolina.

E la domanda è: cosa dobbiamo fare con chi non rispetterà le regole?

Può sembrare una domanda oziosa, ma pensiamoci un attimo: il clima non è dei più sereni. C’è una fetta non insignificante della popolazione che è apertamente negazionista: che deride chi indossa le mascherine, che tratta noi che cerchiamo di proteggere noi stessi e gli altri come se fossimo dei minus habens.

Molte di queste persone hanno figli.

Alcuni dei loro figli entreranno nelle nostre classi.

E allora sarà del tutto “normale” che a un certo punto ci diranno: no, la mascherina io non la voglio mettere. No, non me ne frega niente dei distanziamenti. Il virus non esiste.

Così ci diranno.

E metteranno a repentaglio il già fragile equilibrio che ci sta consentendo in queste ore ci organizzare il rientro in classe.

Bene: cosa dobbiamo fare con questi ragazzi e queste ragazze?

Voglio dire: non è che puoi mettere una nota sul registro o sul libretto. Sai che effetto che può fargli: i genitori la prenderebbero come una nota di merito, se ne fregerebbero davanti agli amici.

La pubblicherebbero sui social vantandosene: bravo figliolo!

E allora? Sospensione? Allontanamento dai compagni? Isolamento? Esilio in Siberia? Cosa?

Credo che in questo momento – ma magari sono io poco informato, non lo so – manchi un vero protocollo di difesa contro questi elementi che di sicuro troveremo nelle nostre classi. Magari uno in una scuola, magari dieci: ma ci saranno.

E quindi, cosa dovremmo fare?

La mia proposta è che ci sia un patto chiaro, fin da subito, coi genitori: per favore, se siete negazionisti, lasciate i vostri figli a casa.

Non possiamo permettere che uno solo rovini il lavoro di tutti. Ci sono collaboratori scolastici all’opera da maggio nella sanificazione, dirigenti che hanno perso il sonno, docenti che hanno svaligiato farmacie. Ci sono stati investimenti importanti da parte dello Stato, quindi di tutti.

Quindi questa domanda, che purtroppo non so se ha una risposta facile, si traduce in un appello:

cari genitori negazionisti, per favore, vi supplico, lasciate i vostri figli a casa.

"L’arte di sbagliare alla grande", il primo saggio di Enrico Galiano

L’AUTORE – Enrico Galiano sa come parlare ai ragazzi. In classe come sui social, dove è molto seguito. Insegnante e scrittore classe ’77, dopo il successo dei romanzi Eppure cadiamo feliciTutta la vita che vuoi e Più forte di ogni addio, ha pubblicato un libro molto particolare, Basta un attimo per tornare bambini, illustrato da Sara Di Francescantonio. E’ tornato al romanzo con Dormi stanotte sul mio cuore, e sempre per Garzanti ora pubblica il suo primo saggio, L’arte di sbagliare alla grande (Garzanti).

Qui tutti gli articoli scritti da Galiano per ilLibraio.it.

Fonte: www.illibraio.it