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Il ricordo della tragedia del Vajont e un monito: “Siamo ancora in tempo per fermarci”
Vivo a un'ora di macchina da quella diga. Tutte le volte in cui ci vado, brividi.Brividi che cominciano in realtà da prima, da quando dopo una curva ti ritrovi davanti quella montagna squarciata. Che impressione che fa, dopo quasi cinquant'anni, vedere che quel buco è ancora lì. Come un volto sfregiato, come un…