Ecco i cinque motivi per cui I bambini di Svevia, l’esordio di Romina Casagrande, è un libro da leggere assolutamente, un romanzo che riuscirà a emozionarvi e a parlare al cuore di tutti voi.
1. Fa luce su una pagina dimenticata della storia italiana
Pochi sanno che per tre secoli, fino a metà del Novecento, migliaia di bambini italiani sono stati venduti. Venduti dalle loro famiglie per andare a lavorare nelle ricche fattorie tedesche dell’Alta Svevia. Qui li attendevano lo sfruttamento, la violenza, ma soprattutto l’oblio. Nessuno si sarebbe più ricordato chi fossero, non erano più nulla se non forza lavoro. I bambini di Svevia si riappropria di una memoria storica dimenticata e si fa portatore di un messaggio quanto mai attuale: è giusto che si ricordi e non si dimentichi, perché non accada mai più.
Fotografia dall’archivio storico del museo storico di Sluderno (Val Venosta), nel quale è allestita una sezione dedicata ai Bambini di Svevia
2. Ha conquistato la stampa italiana a pochi giorni dall’uscita
«Un romanzo che narra una storia sconosciuta ai più attraverso l’appassionante vicenda di una di queste bambine, Edna, oggi un’anziana signora, che decide di ripercorrere gli stessi sentieri per l’Alta Svevia battuti all’età di dieci anni per rincontrare l’amico Jacob, che conobbe nella fattoria dove aveva prestato servizio allora.» Famiglia Cristiana
«Una storia di sradicamento, fatiche e lontananze che fa luce su un fenomeno della nostra storia poco noto, ma che ha lasciato un segno profondo.» la Lettura
«Una storia dimenticata, nascosta. Romina Casagrande nel suo romanzo d’esordio ci fa scoprire l’epopea sconosciuta dei Bambini di Svevia.» Elle
«Romina Casagrande restituisce una memoria ai bambini che tra il Settecento e i primi del Novecento venivano venduti dalle loro famiglie ai contadini tedeschi.» Corriere della Sera
3. È la storia di un’amicizia più forte di ogni paura
Il viaggio che la protagonista Edna intraprende per tener fede alla promessa che la lega all’amico d’infanzia Jacob ci insegna che a volte i limiti che ci poniamo sono solo delle barriere mentali. Che il passato non deve far paura e bisogna affrontarlo. E qualunque sia il viaggio che dobbiamo compiere, anche ai limiti dell’impossibile come quello di Edna, vale sempre la pena provarci.
4. Un libro così potente che è stato conteso da tutti gli editori italiani
Raramente per un esordio si scatenato tutti i più importanti editori: per I bambini di Svevia c’è stata un’asta infuoca per acquisirne i diritti di pubblicazione scatenando un’eco così forte che è arrivato anche all’estero, dove ne sono stati acquisiti i diritti.
Fotografia dall’archivio storico del museo storico di Sluderno (Val Venosta), nel quale è allestita una sezione dedicata ai Bambini di Svevia
5. L’unicità della protagonista
Romina Casagrande ha la capacità rara di leggere l’animo umano con profondità ed empatia e ha creato un personaggio in cui tutti possono riconoscersi: Edna è un personaggio così vivido che pare di averla accanto se si alza la testa dalle pagine del libro.
Siete pronti ad intramprendere un viaggio che non dimenticherete mai?
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