Libri horror da leggere: oltre 20 opere che ti faranno perdere il sonno

di Eva Luna Mascolino | 23.11.2023

Caratteristiche dei libri horror

I libri horror appartengono da secoli a un genere letterario apprezzato soprattutto da chi ama provare emozioni forti, e puntano ad associare situazioni della vita quotidiana ad atmosfere da brivido, in grado di risvegliare le paure più profonde dell’animo umano.

Ecco perché, fra i tratti ricorrenti nei romanzi e nei racconti di questo tipo, figurano spesso ambientazioni notturne, cupe o isolate, accompagnate da descrizioni che ne enfatizzino gli elementi di decadenza e la sensazione di claustrofobia: cimiteri, ospedali e case diroccate, ma anche campagne, ascensori, vicoletti o sotterranei, a seconda del periodo storico e dei luoghi in cui si svolge la storia.

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Il clima di tensione evocato dal setting dei libri horror viene inoltre arricchito da un ritmo sostenuto e denso di suspense, i cui temi principali ruotano intorno alla morte, al male, al dolore, a sinistre profezie o a casi di possessione, mentre non di rado si fa esperienza di incubi, visioni o incontri sovrannaturali.

Il tutto, come se non bastasse, si svolge solitamente a contatto con personaggi terrificanti, le cui peculiarità vengono descritte nei minimi dettagli: si va dai fantasmi alle streghe, dai vampiri ai mostri, passando per lupi mannari, zombie, demoni, mummie o addirittura extraterrestri, in base ai sottogeneri a cui appartengono i libri horror in questione.

Cenni storici sui libri horror

Se, come abbiamo appena visto, individuare le caratteristiche dei libri horror pone di solito poche difficoltà, risalire alle sue origini è invece una faccenda ben più complessa. Alcuni suoi tòpos erano infatti presenti già nella letteratura dell’antica Grecia, per non parlare del fatto che mostri e creature fantastiche non erano certo assenti nella produzione europea e mondiale di epoca moderna.

Eppure, la nascita del genere horror per come lo intendiamo oggi si fa risalire per convenzione agli inizi del XIX secolo, quando l’interesse per il sovrannaturale e per il mistico è tornato a solleticare l’immaginazione di romanzieri e poeti vicini alla corrente del Romanticismo.

Dopotutto, si trattava di un periodo in cui l’unica reazione possibile alla civiltà illuminista e razionalizzante del Settecento sembrava proprio quella della narrativa della paura, capace di ridare voce agli istinti più viscerali e raccapriccianti: è così che si è sviluppato non a caso il romanzo gotico, precursore dei libri horror e inizialmente praticato per lo più in Inghilterra e in Italia.

Molte, di conseguenza, sono le opere a cavallo fra l’uno e l’altro filone, a partire da Il castello di Otranto (Newton Compton, traduzione di Mario Prayer) di Horace Walpole (1717-1797) o da Romanzo siciliano (Beat, traduzione di Rita Bernini) di Ann Radcliffe (1764-1823), fino ad arrivare a Carmilla (Feltrinelli, traduzione di Stella Sacchini) di Joseph Sheridan Le Fanu (1814-1873) e a Il giro di vite (Garzanti, traduzione di Elio Maraone) di Henry James (1843-1916).

Copertina del libro Racconti del mistero, fantastici e grotteschi di Edgar Allan Poe

Secondo diversi studiosi, comunque, l’anello di congiunzione tra i libri gotici e i libri horror sarebbe rappresentato da Edgar Allan Poe (1809-1849), ritenuto da molti il padre della letteratura dell’orrore proprio perché capace di concentrare per la prima volta l’attenzione sull’angoscia e su tutte le sue conseguenze psicologiche.

Il pubblico del suo tempo fu infatti impressionato da tante delle storie confluite poi nei Racconti del mistero, fantastici e grotteschi (Garzanti, traduzione di Gabriele Baldini e di Luciana Pozzi), rendendo celebri fino ai giorni nostri titoli quali Il cuore rivelatore, Il gatto nero, La maschera della morte rossa, Il pozzo e il pendolo, Il ritratto ovale, La caduta della Casa degli Usher(da cui Netflix ha tratto ispirazione per l’omonima miniserie del 2023 ideata da Mike Flanagan) o Il seppellimento prematuro.

Libri horror da leggere

Al di là degli esempi già citati, dall’Ottocento in poi i libri horror hanno continuato a proliferare, riscontrando sempre più attenzione da parte di lettori e lettrici di ogni età, e sviluppando nel corso dei decenni peculiarità via via più moderne e sfaccettate.

Nella selezione di libri classici e cult da leggere proposta qui di seguito, che non pretende di essere esaustiva e le cui opere sono presentate in ordine di prima pubblicazione, abbiamo quindi deciso di presentarvi alcuni fra gli esempi di libri horror più conosciuti e apprezzati, dai quali prendere spunto per conoscere meglio questo conturbante genere letterario ancora oggi molto amato dal pubblico di ogni età.

Frankenstein

copertina del romanzo frankenstein

Con Frankenstein (Garzanti, traduzione di Maria Paola Saci e Fabio Troncarelli) di Mary Shelley (1797-1851) ci troviamo nel terreno del mostruoso, grazie alla storia di un novello Prometeo rimasta impressa nell’immaginario collettivo di gran parte dell’Occidente: uno scienziato convinto di poter assemblare dei pezzi di cadavere per ridare loro la vita, infatti, è costretto a constatare il fallimento della sua ambizione nel momento in cui la creatura da lui creata si rivela ripugnante e pericolosa, mettendo a repentaglio la vita di molte persone.

La casa dei sette abbaini

Copertina del libro La casa dei sette abbaini di Nathaniel Hawthorne, uno dei libri horror del Novecento più conosciuti nel mondo

La casa dei sette abbaini (il Saggiatore, traduzione di Mario Manzari) di Nathaniel Hawthorne (1804-1864) è invece uno di quei libri horror sul cui sfondo pesa l’ombra di una maledizione. Il vecchio colonnello Pyncheon ha infatti edificato l’omonima dimora su un terreno inizialmente di proprietà ai Maule, ma il cui proprietario era stato condannato per stregoneria. Peccato che i discendenti del colonnello, anni dopo, facciano di tutto per distaccarsi da quell’eredità sinistra, dal momento che chiede a ogni nuova generazione un lugubre tributo

Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde

Copertina del romanzo gotico Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde

Fra i romanzi gotici inglesi spicca poi Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di Robert Louis Stevenson (1850-1894), pilastro a sua volta della letteratura fantastica e in grado di terrorizzare tuttora intere generazioni per via dello sdoppiamento di personalità del suo protagonista. Ne consegue una trama mirata a descrivere le più tremende e conturbanti profondità del nostro inconscio, che poi ne suggerisce una riconciliazione non sempre incoraggiata dalla società, ma fondamentale a non reprimere la propria natura.

Il Re Giallo

Copertina del libro Il re giallo di Robert William Chambers

Il Re Giallo (Vallardi, traduzione traduzione a cura di Aster Studio Milano) di Robert W. Chambers (1865-1933) è invece un anello di congiunzione fra la letteratura gotica e quella dell’orrore: con questa raccolta di racconti fantastici, infatti, l’autore ci trasporta in atmosfere caratterizzate dal gusto per il soprannaturale, per il mistico e per il macabro, ispirandosi da vicino a Edgar Allan Poe. Un testo che ha lasciato il segno nella cultura del Novecento, e da cui nel 2014 Nic Pizzolatto ha tratto spunto per ideare la famosa serie tv True Detective.

Dracula

Copertina di Dracula, romanzo gotico di Bram Stoker annoverabile anche fra i libri horror

Dracula (qui nell’edizione Newton Compton, con la traduzione di Paola Faini) di Bram Stoker (1847-1912), dal canto suo, è uno dei modelli dei libri horror sui vampiri. Nello specifico, ci trasporta in un castello della Transilvania dove il Conte Dracula, da gentiluomo quale sembra, si rivela un vampiro che sfruttando i suoi poteri e la sua sete di sangue tenta di portare a compimento un piano diabolico, a meno che non venga fermato dalle poche persone al corrente della sua vera natura, e ancora in tempo per salvare dalle sue grinfie la giovane Lucy.

Il fantasma dell’Opera

Copertina de Il Fantasma dell'Opera, uno dei libri horror classici più famosi di sempre

Veniamo ora a uno dei libri horror del quale si sono avvicendate più trasposizioni cinematografiche, Il fantasma dell’Opera (Newton Compton, traduzione di Maurizio Grasso) di Gaston Leroux (1868-1927), che racconta la tetra storia d’amore fra Christine ed Erik. La prima è una giovane e inesperta soprano, mentre il secondo è un uomo dall’aspetto orrendo, che cerca dunque di nascondersi dietro una maschera. Le conseguenze del suo comportamento generano un intreccio fra l’avventura e il mistery, in cui non mancano le suggestioni più cupe.

Il richiamo di Cthulhu

Copertina de Il richiamo di Cthulhu, uno dei libri horror di Lovecraft

Magnetico e folgorante è poi Il richiamo di Cthulhu (Garzanti, traduzione di Alba Bariffi) uno dei libri horror meglio riusciti di Howard Philips Lovecraft (1890-1937), nel quale Francis Wayland Thurston scova l’inquietante bassorilievo nato dagli incubi e dalle visioni di un ignoto artista, e legato a un culto celebrato nella Louisiana. Seguendo queste tracce e quelle di un marinaio norvegese, Thurston viene così a conoscenza di Cthulhu, una creatura gigantesca, tentacolare e informe che infesta da tempo il fondo degli abissi

Io sono leggenda

Copertina di Io sono leggenda di Richard Matheson, uno dei più noti libri horror del Novecento

Ciò che Richard Matheson (1926-2013) dipinge invece in Io sono leggenda (Mondadori, traduzione di Giovanna Scocchera) è un universo apocalittico, straniato, in cui passo dopo passo si ribalta qualsiasi punto di riferimento. Protagonista è Robert Neville, ultimo uomo rimasto sulla Terra e circondato da vampiri in cerca di sangue, che nel tentativo di non essere trovato si nasconde di notte e spia i suoi nemici di giorno, mentre intorno a lui prende forma uno degli scenari più terribili della letteratura del Novecento.

L’incubo di Hill House

Copertina de L'incubo di Hill House, uno dei libri horror scritti da Shirley Jackson

Se spesso nei libri horror ci si domanda come mai i personaggi non si allontanino il prima possibile da una casa infestata, ne L’incubo di Hill House (Adelphi, traduzione di Monica Pareschi) Shirley Jackson (1913-1965) fornisce una risposta più che singolare: nel caso di Eleanor Vance, non è lei a scegliere di restare sul posto per portare avanti l’esperimento paranormale del professor Montague, bensì la casa stessa, con le sue torrette buie e le porte che d’un tratto si aprono da sole, e da cui sembra che la protagonista non possa più allontanarsi.

L’esorcista

Copertina de L'esorcista di William Peter Blatty, uno dei libri horror più famosi del Novecento

A svolgersi in una casa è anche L’esorcista (Fazi, traduzione di Cristiano Peddis) di William Peter Blatty (1928-2017), sebbene qui la responsabile di certe anomalie sia apparentemente una bambina di nome Regan. D’un tratto, infatti, la piccola si lascia andare a comportamenti blasfemi e osceni, senza che dottori e psichiatri ne capiscano il motivo. La madre pensa allora di chiamare un esorcista, ma la Chiesa temporeggia e nel frattempo la situazione precipita, mentre lo scontro fra l’uomo di Dio e gli spiriti del Male si fa sempre più vicino…

Intervista col vampiro

Copertina di Intervista col vampiro, uno dei libri horror di Anne Rice

Con il bestseller Intervista col vampiro (TEA, traduzione di Margherita Bignardi), l’autrice di culto della narrativa soprannaturale Anne Rice (1941-2021) ha poi ripreso il mito del vampiro di molti libri horror, trasformandolo in una figura che ha tutti i difetti dell’uomo moderno: parliamo di Louis de Pointe du Lac, il quale prova a raccontare al giornalista Daniel la sua angosciante storia lunga oltre due secoli. Da quest’opera nel 1994 è stato tratto il film di Neil Jordan con Tom Cruise, Brad Pitt, Antonio Banderas e Kirsten Dunst.

It

Copertina di It, uno dei libri horror di Stephen King

Ci spostiamo ora in una cittadina del Maine in cui si risveglia una creatura informe e mostruosa: è It (Sperling & Kupfer, traduzione di Tullio Dobner), che dà il nome all’omonimo romanzo di Stephen King (1947), un autore considerato da decenni il Maestro dell’Horror e che con i suoi numerosi e acclamati bestseller ha ispirato la trama di altrettanti film e serie tv di successo. Per sconfiggere It, tanti anni dopo, i ragazzini protagonisti dell’opera, ormai diventati adulti, dovranno allontanarsi dalla loro famiglia nella speranza di neutralizzarlo.

Casa di foglie

Copertina del libro Casa di foglie di Mark Z. Danielewski

Casa di foglie (66thand2nd, traduzione di Sara Reggiani e Leonardo Taiuti) dello scrittore americano Mark Z. Danielewski è invece considerato un importante esempio di letteratura ergodica a sfondo horror: la storia ruota intorno a un manoscritto rinvenuto in un baule dopo la morte del suo estensore, l’anziano Zampanò, e consiste nell’esplorazione di un film di culto girato nella casa stregata di Ash Tree Lane in cui viveva la famiglia di Will Navidson, premio Pulitzer per la fotografia, che finirà per svelare un abisso senza fine…

Coraline

Copertina del libro Coraline di Neil Gaiman

Libro horror adatto anche a un pubblico di bambini e ragazzi, Coraline (Mondadori, traduzione di Maurizio Bartocci) del giornalista e sceneggiatore Neil Gaiman è diventato un cult di questo genere letterario, ispirando numerosi adattamenti: un giorno la piccola Coraline scopre che dietro una porta si trova una casa identica alla sua, dove vive una donna uguale a sua madre, amorosa e attenta, che le chiede di diventare sua figlia. Ma Coraline capisce di essere finita in una ragnatela, al cui centro c’è un ragno molto pericoloso.

La cospirazione contro la razza umana

Copertina del libro La cospirazione contro la razza umana di Thomas Ligotti

E concludiamo con La cospirazione contro la razza umana (il Saggiatore, traduzione di Luca Fusari) di Thomas Ligotti 2010, un horror esistenziale appartenente al filone della weird fiction, e dal quale sono stati tratti i dialoghi della prima stagione di True Detective. Incubi, ossessioni e tutto quanto è stato rimosso dalla coscienza contemporanea vive qui una seconda, pestilenziale esistenza, che chi non ne sopporta il peso continua a pensare sia una prodotto della fantasia, anche se la verità è che l’orrore è invece fin troppo reale.

Fonte: www.illibraio.it