“Ogni momento è prezioso” di Raphaëlle Giordano: ora più che mai bisogna avere il coraggio di essere felici

di Stefano Risso | 11.06.2021

Un invito a pensare, a osservare, a sognare “oltre”. Reduce dal successo di vendite dei precedenti La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola, La felicità arriva quando scegli di cambiare vita e Oggi è il giorno giusto per dare una svolta alla tua vita, nel suo ultimo Ogni momento è prezioso (traduzione di Sara Arena, in Italia per Garzanti) il fenomeno letterario Raphaëlle Giordano – ma non chiamatela Signorina felicità – introduce i lettori a una nuova, ed efficace, strategia di auto-realizzazione: la filosofia dell’audacia, ovverosia quell’atteggiamento mentale propositivo che, di fronte agli imprevisti della vita, conferisce entusiasmo, motivazione, e genera l’energia necessaria “per riuscire ad agire, a rialzarsi e a inventare soluzioni creative” adatte a ogni scopo.

copertina del romanzo ogni momento è prezioso

Non coltivate ambizioni modeste”, suggerisce la voce narrante in principio di trattazione, “sono altrettanto difficili da realizzare di quelle grandi”; e come non apprezzarne il professionale consiglio: sviluppato nelle psicologiche accezioni del romanzo motivazionale, ma appassionante e travolgente come solo una storia d’amore sa essere, è con approccio da formazione (e atmosfere da batticuore) che la scrittrice/coach di genialità ci accompagna nell’avvincente processo di trasformazione della conservatrice Mont-Venus, accogliente cittadina francese, ma davvero poco espansiva quando si parla di modernità.

Qui, cinquantamila abitanti appena e tutti ben saldi nel rispetto delle proprie regole di tradizione, lo stravagante ex-esperto di intelligenza artificiale Basile Vega decide di aprire il Bazar della Zebra à pois, concept-store di “oggetti provocatori” nato dalla voglia di rimettersi in gioco e di mostrare all’opinione pubblica che lo spirito d’innovazione non è prerogativa esclusiva delle realtà metropolitane. Frammentaria la reazione della popolazione: mentre gli avventori di mentalità più aperta si lasceranno incuriosire dal fascino delle invenzioni “comportamentiste” (così definite in quanto funzionali a stimolare la sezione immaginifica del cervello, quella che regola il pensiero magico), i sostenitori del limitante normo-pensiero ingaggeranno una polemica senza sconti al fine di screditare l’attività del negozio e determinarne, quindi, la chiusura.

E non sarà di certo facile, per l’eccentrico Basile, resistere alle costanti invettive della bacchettona Louise Morteuil e del suo entourage di malpensanti; supportato, tuttavia, dal coinvolgimento amicale del coraggioso graffitaro ARTh’ – sorpreso a rubacchiare fra gli scaffali dell’emporio, si sdebiterà come unico aiutante dell’attività – e, soprattutto, dall’incontro-scintilla con Giulia Moretti – l’avvenente madre del ragazzo, una donna disillusa dalla vita che, fra i suggestivi prodotti del negozio, riscoprirà la fiducia in se stessa… e non solo – lo specialissimo Bazar della Zebra à pois troverà la forza per meritarsi il favore dei suoi antiquati detrattori, e cavalcare dunque la propria atipicità senza più il timore di sentirsi giudicato e/o rifiutato.

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Dietro un tripudio di invenzioni oniriche (il “fiore da compagnia”, su tutte) che, anche solo per lo sforzo di fantasia, meriterebbero la lettura dell’intero libro, Raphaëlle Giordano ci regala una narrativa di intrattenimento ma dalle molteplici implicazioni terapeutiche, psicologicamente riassumibili nella necessità di trovare un equilibrio fra l’indole creativa, di solito associata all’emisfero destro del cervello, e quella invece prettamente razionale, di contro collegata alla parte sinistra della cognizione (perché allora non diventare intellettualmente “ambidestri” come insegna Basile Vega?, ci suggerisce l’autrice in finale di romanzo).

E se tante volte poi, per inopportuna disattenzione o per eccessiva immedesimazione, dovesse restare incompreso qualche passaggio fondamentale della filosofia testuale, ebbene, nessun problema: in calce al romanzo (come classica prassi della scrittrice) un agevole vademecum a firma dello “strambo” inventore ricapitolerà tutte le argomentazioni motivazionali tratteggiate nel percorso di trama – dagli extra-progetti ai segreti della creatività, dall’atteggiamento del vero vincente al concetto di individuo neuro-atipico. “L’idea principale del mio nuovo libro”, così la scrittrice sul suo colorato sito web, “è che siamo tutti zebre in potenziale, con i nostri talenti, anche nascosti, e una singolarità che non chiede nulla se non di affermarsi nel posto giusto e fra le persone giuste”. Perché essere speciali, in fin dei conti, è anche questa una forma di felicità.

Fonte: www.illibraio.it