Se non lo avete mai fatto, andate su YouTube e cercate il canale BarbaSophia. Poi aprite a caso uno dei video che ci trovate dentro. E poi ringraziatemi. Certo, per quello che si dice nei video. Perché potete imparare tantissime cose, o aprire e sfogliare l’album dei ricordi delle cose imparate al tempo del liceo. Perché per qualche minuto vi sentirete ricatapultati a quando seduti a quei banchi c’eravate voi. Perché le spiegazioni sono chiare, semplici, coinvolgenti.
Ma soprattutto per un motivo: l’atmosfera.
Sono lezioni minimali, girate col cellulare, in presa diretta, proprio durante l’ora in classe. Nessun montaggio, nessun effetto. Solo un prof che accende la videocamera – appoggiata a un astuccio credo – e parla.
Quei video sono fenomenali perché potete respirare cosa succede, in una classe, quando un prof fa lezione con la testa e con il cuore. Quel silenzio che sentite, rotto ogni tanto da alcune domande, non è il silenzio di chi si fa i fatti suoi. È quasi denso, ne riesci a cogliere la consistenza: è un silenzio di un altro tipo. Presente quando sei a tavola con qualcuno e quel qualcuno tace, tutto preso dal gustarsi quello che sta mangiando?
Ecco, quello degli studenti di quelle lezioni è il silenzio di chi mangia qualcosa di molto buono.
Solo che in questo caso non sta nutrendo il proprio stomaco, ma la propria testa.
Quei video servono agli studenti per prepararsi a un’interrogazione, probabilmente, ma credo servano soprattutto a tutti gli insegnanti come lezione: una lezione che ci dice che se sei coinvolto tu, se tu ci credi per primo in quello che dici e quello che fai, i ragazzi non solo ti vengono dietro, ma lo fanno in religioso silenzio e coinvolgimento.
Sì, quei video servono a ricordarci che le tante storie che sentiamo sui ragazzi che non hanno più voglia di impegnarsi sono appunto storie: i ragazzi hanno fame di cultura, fame di conoscenza, e ancor di più fame di adulti che sappiano cucinare bene e insegnare loro a fare altrettanto.
E ora andate a vederli, e buon appetito.
L’AUTORE – Enrico Galiano sa come parlare ai ragazzi. In classe come sui social, dove è molto seguito. Insegnante e scrittore classe ’77, dopo il successo dei romanzi Eppure cadiamo felici, Tutta la vita che vuoi e Più forte di ogni addio, ha pubblicato un libro molto particolare, Basta un attimo per tornare bambini, illustrato da Sara Di Francescantonio. Il suo nuovo romanzo, Dormi stanotte sul mio cuore, è in uscita a maggio sempre per Garzanti.
Qui tutti gli articoli scritti da Galiano per ilLibraio.it.
Fonte: www.illibraio.it