Ho sempre suddiviso i libri anzitutto per materie. Di esse per me le principali sono: filosofia, teologia, bibbia, scienza, spiritualità, buddhismo, ebraismo, letteratura, storia. Poi, all’interno delle singole discipline, ho sempre disposto i libri cronologicamente, secondo l’anno della pubblicazione. Questo naturalmente in linea di massima.
Poi però sono subentrati altri due criteri: la personalità dell’autore e la dimensione affettiva. Per personalità dell’autore intendo il fatto che laddove un libro di un autore per me importante potrebbe stare in una sezione e un altro in un’altra (per esempio, riguardo a Goethe, il Faust in letteratura e La teoria dei colori in scienza), io colloco tutti i libri di questo autore in una sezione a sé. Ne viene che i miei grandi autori superano le discipline e vengono a costituire una sezione a sé.
Per dimensione affettiva intendo quanto mi capita sempre più spesso da qualche tempo a questa parte, cioè il fatto di voler essere fisicamente vicino ai “miei autori”. Così all’interno della mia biblioteca vi sono dei salti che non si spiegano logicamente, perché Kant, per esempio, non è dove dovrebbe essere seguendo la cronologia della sezione filosofia, ma in un altro posto a me più vicino. Lo stesso vale per altri autori come Simone Weil, Etty Hillesum, Teilhard de Chardin, Pavel Florenskij, Dietrich Bonhoeffer, Albert Schweitzer, Lev Tolstoj (il quale pure, come Goethe, non è limitabile alla sola letteratura).
Ci sono infine gli amici, gli autori che ho conosciuto e che conosco personalmente, ai quali sento di essere legato come visione del mondo, e che pure voglio avere vicino. Tra questi ricordo Hans Küng, Raimon Panikkar, Carlo Maria Martini, David Maria Turoldo, Marco Vannini, Andrea Schnöller, Leonardo Boff, Marcelo Barros, Carlo Molari, Alberto Maggi, Franco Fabbro, Claudia Baracchi.
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L’AUTORE* – La vita è un immenso oceano che ci contiene e ci scuote con il continuo movimento delle sue onde, sempre inafferrabile, impossibile da fissare. Ma da dove viene, e quale logica la muove? Il teologo Vito Mancuso, nel suo nuovo saggio, Questa vita – Conoscerla, nutrirla, proteggerla (Garzanti), risale alle origini della nascita e dell’evoluzione di questa vita sulla Terra, proponendo una visione della natura che non procede solo per mutazioni casuali e per egoistiche selezioni competitive, ma è soprattutto il frutto di una continua armoniosa aggregazione il cui senso intrinseco è il bene.
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Fonte: www.illibraio.it