“Il creatore della lucidità più oscura nella storia della letteratura“: è così che il saggista Erich Heller si esprimeva in uno dei suoi testi su Franz Kafka (Praga, 3 luglio 1883 – Kierling, 3 giugno 1924), lo scrittore boemo di lingua tedesca considerato fra le figure più di spicco della letteratura modernista del XX secolo (e non solo).
Conosciuto in particolare per opere come La metamorfosi e Il processo, Kafka è anche autore di Lettera al padre e Il castello, con cui ha anticipato molti dei temi e delle istanze del surrealismo e del realismo magico, diventando un punto di riferimento anche per gran parte della produzione novecentesca (come abbiamo raccontato più nel dettaglio in questo approfondimento).
In occasione del primo centenario dalla sua scomparsa, la cui data esatta è il 3 giugno 2024, molte case editrici stanno proponendo una nuova edizione dei suoi libri, spesso tradotta ex novo o comunque provvista di un apparato critico aggiornato.
È il caso, ad esempio, delle edizioni Giunti-Barbera dei suoi quattro capolavori, o dei racconti a cura di Giulio Schiavoni pubblicati da Rizzoli. A questi si aggiungono la Lettera al padre di SE (traduzione di Claudio Groff) e di Newton Compton, che presenta in una nuova veste grafica la traduzione di Francesca Ricci e Luigi Coppé.
Per non parlare della nuova copertina de La metamorfosi, sempre in casa Newton Compton, e dell’edizione di questo stesso racconto con testo a fronte in uscita per Marsilio, a cura di Anita Raja e con una postfazione di Giorgio Vallortigara, che si affianca a un nuovo compendio Garzanti delle lettere a Milena, intitolato I baci scritti non arrivano mai (traduzione di Giulia Frare).
Ma numerosi sono, soprattutto, i testi che stanno arrivando in libreria sulla vita e sulla poetica del grande scrittore boemo, in cui sono diversi intellettuali italiani e stranieri a fare il punto sulla sua concezione dell’arte, dell’esistenza, del mondo, dei sentimenti umani…
Ecco quindi di seguito una selezione (che non pretende di essere esaustiva e i cui titoli non sono posti in ordine di importanza) dedicata alle più recenti biografie, lettere, frammenti, graphic novel e studi su Franz Kafka, per approfondirne le tante sfaccettature da una prospettiva sempre aggiornata e autorevole…
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Kafka
La rassegna dei libri su Franz Kafka comincia da Kafka (La Nave di Teseo) di Mauro Covacich, che dà vita a un’indagine letteraria in cui confluiscono pensieri, lettere e pagine di diario dello scrittore praghese: una prosa che unisce biografia e racconto, per inseguirlo nel vento dell’Est con la complicità con cui si guarda a un fratello. La passione di Covacich per Kafka parte infatti dall’adolescenza, e si nutre degli appunti sulla Trieste teresiana emersi dalle memorie dell’autore boemo – nonché dagli archivi delle Generali, dove la grafia di Kafka sembra seguire l’alienazione di un lavoro che sperava di abbandonare per inseguire la sua immaginazione.
Processi. Su Kafka
Le lettere di Franz Kafka a Felice Bauer raccontano qualcosa di più di un’impossibile storia d’amore: Elias Canetti se ne rese conto nel 1967, pubblicando subito un saggio sull’argomento. Lì per lì, però, L’altro processo (poi portato in Italia da Guanda, nella traduzione di A. Ceresa) irritò per la spregiudicatezza con cui riconduceva l’opera di Kafka alla sua biografia. Eppure, grazie ai suoi appunti preparatori, molti dei quali inediti, qui raccolti insieme ad altri saggi e conferenze su Kafka, possiamo ora immergerci in modo più completo in quegli affascinanti Processi (Adelphi, traduzione di Renata Colorni e di Ada Vigliani) di avvicinamento di Canetti al grande autore praghese.
Due. La passione del legame in Kafka
In Due. La passione del legame in Kafka (Feltrinelli), la scrittrice e traduttrice Nadia Fusini indaga invece la sua anima, complessa e semplicissima al tempo stesso, per restituirne il ritmo e la pulsazione intima. Quali erano le passioni e le spinte diverse che lo conducevano alla scrittura? “L’inizio e la fine rimangono nell’oscurità, in Kafka: egli illumina piuttosto il processo, dove e quando tutto è rischio e pericolo.” E così fa l’autrice in questo volume: non un saggio su Kafka o il racconto della sua vita e delle sue opere, ma la testimonianza del suo essere. Attraverso una lingua notturna, che spesso rimane sospesa e contraddittoria come quella dei sogni.
Kafka. Un mondo di verità
Con Kafka. Un mondo di verità (Sellerio) di Giorgio Fontana approfondiamo invece la ricchezza dell’opera kafkiana, senza però mai dimenticare l’uomo che vi sta dietro: attingendo dai suoi scritti privati e da testi letterari inediti in vita, ma trattando il materiale con la consapevolezza di esplorare la sfera privata di un defunto, Fontana si pone infatti una domanda semplice sono in apparenza. “Ancora Kafka: perché?“. E lungo tutto il testo cerca di rispondere alla questione saldando il debito culturale che ha la nostra epoca con il grande praghese, insieme al debito che da sempre lega l’esperienza personale dello scrittore italiano a quella di Kafka.
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Il mio Kafka. Scritti, lettere, frammenti
Il viaggio dedicato ai libri su Franz Kafka prosegue con Il mio Kafka. Scritti, lettere, frammenti (Castelvecchi, traduzione di Luca Richiardi) di Walter Benjamin, che raccoglie per la prima volta in Italia tutti gli scritti del filosofo e critico tedesco sull’autore praghese. Si va pertanto dal grande saggio del 1934 agli articoli e alle recensioni, dalle lettere alle annotazioni, qui integralmente tradotte o ritradotte e presentate secondo un criterio di massima leggibilità. Un insieme di testi dal quale emerge una lucida interpretazione di Kafka, sulla quale Benjamin si confrontò con personalità del calibro di Scholem, Adorno, Brecht e Kraft.
Kafka. Gli anni delle decisioni
Kafka. Gli anni delle decisioni (il Saggiatore, traduzione di Mauro Nervi), invece, è il secondo volume della monumentale biografia di Franz Kafka a cura di Reiner Stach, che dopo Kafka. Gli anni della consapevolezza (il Saggiatore, traduzione di Mauro Nervi) si concentra sul periodo dal 1910 al 1915. Sono gli anni delle sue prime e timide consapevolezze letterarie, ma anche quelli di una storia d’amore straziante, per la quale Stach ricorre a fonti e documenti inediti pur di spalancarci una finestra sulla vita interiore di Kafka: un panorama a volte angusto come i vicoli di Praga, altre volte sconfinato come la sua creatività.
Un altro scrivere. Lettere 1904- 1924
Sempre tra i libri su Franz Kafka, non possiamo non menzionare Un altro scrivere. Lettere 1904- 1924 a cura di Max Brod (Neri Pozza, traduzione di Marco Rispoli e Luca Zenobi). Kafka e Brod si conobbero infatti, non ancora ventenni, nel 1902. Da quel primo incontro nacque un‘amicizia che durò fino alla morte di Kafka, e che si rivelò decisiva per l’esistenza di entrambi. E così, in un fitto intreccio di confidenze, aneddoti e riflessioni, vediamo condividere con l’amico, attraverso il carteggio qui raccolto, ogni aspetto dell’esistenza dell’autore praghese, dalla composizione dei romanzi fino alle sue tormentate storie d’amore.
Kafka
Un uomo metodico, ossessionato dalle minuzie della vita, condannato a ingigantire ogni dettaglio fino a farsi sopraffare dal peso della normalità. Con queste parole potremmo descrivere sia Franz Kafka sia il capostipite del fumetto underground Robert Crumb, due autori così vicini da essere destinati in qualche modo a incontrarsi. Ed ecco infatti che nel graphic novel Kafka (Rizzoli Lizard, traduzione di Marco Bertoli), con l’aiuto del saggista David Zane Mairowitz, Crumb ci restituisce i momenti più emblematici della biografia di Kafka, mettendo in scena tanto i suoi capolavori quanto gli estratti dei suoi diari, per far risuonare forte e chiara l’eco dei suoi incubi.
A tutto Kafka
Un altro interessante libro su Franz Kafka da poco arrivato sugli scaffali è A tutto Kafka di Nicolas Mahler (Clichy, traduzione di Matteo Galli e Franziska Peltenburg-Brechneff), un ritratto divertente e acuto dell’autore boemo che ne indaga comunque gli abissi più cupi, restituendoci l’attrattiva del mix di malinconia e humor nero da cui Kafka è sempre stato contraddistinto. Nella sua insolita sintesi di grafica e lirismo, il testo di Mahler non si sottrae nemmeno dal dare risposte a tante grandi domande: chi ha scritto, per esempio, il seguito de La metamorfosi? E perché fallì il progetto di Kafka di scrivere una serie di guide turistiche a basso costo?
Sono Milena da Praga
Sono Milena da Praga di Monika Zgustova (Elliot, traduzione di Sara Cavarero), dal canto suo, racconta la storia di Milena Jesenská, da molti conosciuta solo come “l’amica di Kafka”, ma che in realtà fu una giornalista, traduttrice e scrittrice dell’élite intellettuale viennese, nonché un membro della resistenza cecoslovacca e una donna pronta a ribellarsi all’ordine sociale e domestico tradizionale. A partire dai suoi scritti e dalle testimonianze di coloro che la conoscevano, Zgustova ricostruisce dunque in questo volume la vita di una donna coraggiosa e carismatica, generosa e brillante, restituendole finalmente un’identità a tutto tondo.
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Sconfinamenti. Kafka cento anni dopo
E concludiamo questa selezione di libri su Kafka con Sconfinamenti. Kafka cento anni dopo a cura di Luca Salza (Mimesis), un volume collettaneo che esplora la capacità dell’autore praghese di farci immaginare quanto la condizione di clandestini, di “minori”, di rifugiati sia probabilmente la più appropriata per orientarci nella catastrofe, per esistere e per resistere nonostante il mondo spesso immondo in cui viviamo. Del resto, al di là della loro apparente desolazione, sono proprio i testi di Kafka a gettare le basi di una comunità a venire in cui smetterà di esistere ogni forma di nazionalismo. Con la speranza che, un giorno, possa diventare realtà…
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Fonte: www.illibraio.it