Improvvisamente costretto a sperimentare in prima persona la precarietà della vita, Renzo racconta la propria esistenza, i propri valori, il rapporto con gli altri e il modo in cui tale rapporto viene alterato, rivelato o inverato dalla malattia e dal lungo avvento della morte. Ma Approssimato per difetto è soprattutto un romanzo d’amore: quello che lo lega alla moglie Valeria, e che obbliga entrambi a un profondo confronto con sé stessi. Rifiutando le convenzionali menzogne, scavando nei sentimenti fino alla lacerazione, ognuno dei due protagonisti corre l’estremo e solitario rischio della ricerca della verità. Attraverso la loro storia, con grande lucidità e forza poetica Gina Lagorio ha affrontato in anticipo sui tempi (la prima edizione del libro è del 1971) il tema scomodo della malattia e del lutto, facendone materia di un romanzo. Un romanzo che si conferma, anche oggi, uno dei capolavori italiani della narrativa al femminile del Novecento per sensibilità, per forza espressiva, per radicalità di analisi e di sentimenti.
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