Confesso che quando ho scattato questa foto ho avuto un po’ paura. Se osservate bene l’espressione del signore ritratto, noterete che non è molto contento di essere immortalato. In questi casi, però, quando te ne accorgi, hai già la macchina in posizione e il dito sul pulsante di scatto: è troppo tardi per cambiare idea.
Ma facciamo un salto inidetro. Ho scattato questa foto a Londra, al Columbia Road flower market. Ci sono capitata davvero per caso, o anzi la verità è che ci sono capitata perdendomi. Era domenica e per la prima volta visitavo Brick Lane. Non trovavo la metropolitana e a un certo punto sono sbucata in una strada piena di fiori coloratissimi e di gente di ogni età e provenienza. Dopo qualche passo, l’occhio mi è caduto sul banchetto che ho fotografato e sul suo proprietario. Ma, dite la verità, a voi sembra che quest’uomo abbia forse l’aspetto di un fiorista? È per caso così che ve lo immaginate voi un fiorista? Io no. Voglio dire: se non fosse per i fiori e forse per la camicia intonata, per me quest’uomo con tre anelli al dito e catenazzo ha più l’aria da pirata. Di quelli un po’ cattivi. Eppure è un personaggio irresistibile. Non trovate che potrebbe essere il protagonista perfetto per un romanzo? Per me sì, perchè è strano, diverso, originale. Non voglio dire che tutti i personaggi dei libri debbano essere per forza strambi, ma di solito funzionano di più quelli che rappresentano uno ‘scarto’ rispetto alla norma, una rivoluzione rispetto ai canoni tradizionali e all’ambiente in cui agiscono.
Ad esempio Argentina e Arianna, le protagoniste di Ogni giorno come fosse bambina (Garzanti) di Michela Tilli, sono entrambe fuori dagli schemi. Argentina che ha ottant’anni eppure ama come fosse una ragazzina. E Arianna che ha sedici anni e, al contrario di molti suoi coetanei, passa le giornate a leggere libri mattina e sera e nessuno la riesce a fermare…
ps. Per la cronaca, dopo che ho scattato mi sono messa a correre perché il signore dei fiori in questione si è alzato e mi è venuto vicino urlandomi diverse imprecazioni in inglese…
*L’autrice è direttrice della narrativa Garzanti
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Fonte: www.illibraio.it