Articolo

Alice Basso: “Imparare a scrivere significa anche imparare a far ridere”

Quando ero alle medie, mi pare in prima o in seconda, un giorno ci dissero che avremmo avuto un'ora buca. Questa è una cosa che, a undici anni, ti mette un sacco di buonumore. Poi la bidella rientrò e rettificò: niente ora buca, s'era trovato il prof d'italiano di un'altra classe per farci una supplenza.Queste son…


Articolo

Noi “sapiosexual”: quando l’intelligenza è sexy (anzi, è tutto)

Tutto comincia alle elementari, quando la maestra, in un’ottica di educazione alla cooperazione fra compagni, ti mette in banco con il ragazzino scapestrato. L’“elemento difficile”. Quello un po’ indomabile, ribelle, che fa a botte in cortile (e vince, perché è anche un po’ più cresciuto della media e…

Articolo

Empatia, questa sconosciuta

Quando ho creato il personaggio di Vani Sarca, la ghostwriter iperempatica che riesce a infilarsi nella testa di tutti gli scrittori di cui deve imitare lo stile, e che proprio grazie a questa capacità d’immedesimazione diventa aiutante della polizia, sapevo che mi avrebbero fatto tutti un sacco di domande…

Articolo

I film tristi rendono più forti. Ma piangere ci fa bene?

Non so voi, ma io resto periodicamente stupefatta dalle ricerche di certe università. Non dai risultati: dalle ricerche proprio, cioè dai soggetti scelti, e soprattutto dal fatto che, se tanto mi dà tanto, qualcuno debba pure averci messo dei soldi. Dai, tutti abbiamo riso quando abbiamo scoperto che una ricerca…

Articolo

Vi racconto il mio primo anno da scrittrice

Sta per concludersi il mio primo anno da scrittrice (era il 14 maggio 2015 quando usciva L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome e io, per la prima volta e con il polso gravemente ipoallenato, affrontavo una pila di copie da firmare allo stand Garzanti del Salone del Libro di Torino. Che giornata pazzesca.…