Paesaggi, umori, incontri, riflessioni, racconti di un viaggiatore sterniano che scende con pietas e con humour lungo il vecchio fiume, dalle sorgenti al Mar Nero, ripercorrendo insieme la propria vita e le stagioni della cultura contemporanea, le sue fedi e le sue inquietudini. Un itinerario fra romanzo e saggio che racconta la cultura come esperienza esistenziale e ricostruisce a mosaico, attraverso i luoghi visitati e interrogati, le civiltà dell’Europa centrale – in tutta la complessa varietà dei suoi popoli e delle sue culture – rintracciandone il profilo nei segni della grande Storia e nelle effimere tracce della vita quotidiana.
Viaggio esterno, dunque, e avventura interiore, minuziosa documentazione erudita che diventa materia di finzione e di digressione fantastica per un viandante curioso di luoghi, libri e persone che redige un piccolo Decamerone danubiano con storie e vicende, destini individuali e collettivi rimasti impigliati sulle rive del fiume e del tempo. Il Danubio diviene un labirintico percorso alla ricerca del senso della vita e della storia, sull’atlante della vecchia Europa e del nostro presente.