Questo libro è un’analisi di alcuni grandi miti folklorici (il carnevale, la cuccagna, il sabba) nei loro rapporti con le pratiche culinarie, e una ricerca fondamentale sulla dimensione alimentare e corporale delle cosmogonie popolari nella loro interazione con la letteratura aristocratica. Con la sua abilità nell’analizzare testi che vanno dal teatro di piazza alla poesia cortese, indagando «non l’Italia delle parole, ma quella dei fatti e dei documenti», Camporesi ci presenta un mondo reale e fantastico al tempo stesso, fatto di giganti e uomini-gallina, ciarlatani e mendicanti, in instabile equilibrio tra cultura alta e bassa: e firma una vera e propria storia alternativa del Medioevo e del Rinascimento italiani.
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