Dopo l'11 settembre il mondo è diviso da fratture ancora più profonde. Oggi, spiega Moïsi, la situazione geopolitica è segnata da uno "scontro delle emozioni": a plasmare il mondo contemporaneo sono la paura, l'umiliazione e la speranza, incarnati, nell'ordine, da Stati Uniti ed Europa, mondo mussulmano e Asia. Geopolitica delle emozioni esplora questi tre diversi atteggiamenti e il loro impatto sui conflitti politici, sociali e culturali che stanno insanguinando il mondo. E pone una serie di domande fondamentali per capire il futuro: l'Occidente riuscirà a superare le proprie paure senza rifugiarsi nel protezionismo e nel militarismo? La variegata galassia musulmana riuscirà a liberarsi del suo retaggio di umiliazioni? India e Cina potranno sostenere il loro sviluppo e mantenere viva la speranza? E quale può essere l'impatto della crisi economica mondiale?
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