La modernità, tuttavia, sembra averne smarrito il senso: «la voce tragica tace o ci giunge indistinta».
In questo fondamentale saggio, vera rassegna del linguaggio e degli stili tragici di tutta la storia letteraria, Steiner indaga le ragioni linguistiche, culturali e antropologiche di questo epocale smarrimento, che riguarda i territori della nostra coscienza prima ancora che quelli delle lettere.