Insegnaci a superare la nostra pazzia raccoglie quattro romanzi brevi con venature autobiografiche di Kenzaburō Ōe, unanimemente considerato uno dei massimi scrittori giapponesi del secolo. Nel Giorno in cui lui mi asciugherà le lacrime un uomo alla vigilia della morte rievoca la propria infanzia e il dramma che divise la sua famiglia nel 1945: il padre era un convinto sostenitore dell'autorità imperiale, la madre era invece figlia di un discusso personaggio, accusato di lesa maestà. L'animale di allevamento, ambientato durante la seconda guerra mondiale e vissuto attraverso lo sguardo di un bambino, descrive la cattura di un soldato americano, un nero, e l'evoluzione del suo rapporto con gli abitanti del villaggio che lo ospita. Il testo che dà il titolo alla raccolta ripercorre gli sforzi di un padre per entrare in contatto con il figlio mentalmente menomato. Aghwee il mostro celeste è infine una ironica e fantascientifica variazione sul rapporto tra realtà e allucinazione. Kenzaburō Ōe affronta nella maniera più diretta, lucida e incisiva temi come la follia, la crudeltà dell'uomo sull'uomo, l'angoscia di fronte a una realtà invivibile e inaccettabile. Utilizzando un'ampia gamma stilistica, che va dal grottesco al favolistico al realistico, riesce a dar corpo alle proprie ossessioni con violenza espressionistica, in un serrato confronto con i propri fantasmi e i propri tormenti, costruendo racconti dove nulla è scontato e la scrittura procede per scatti e continue sorprese. Narratore spietato – anche se dotato di un puntuale umorismo – Kenzaburō Ōe sfida e mette alla prova la sensibilità e i nervi del lettore, fino al limite della sopportabilità.
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