In questo romanzo Alessandro Bergonzoni ha inventato una vera fiera di eventualità. Tanto per cominciare ha creato il Circo Opplero, dove si esibiscono Shabirah la contatrice di peli simultanea, Cirra la spostatrice di nuvole, il Grembo, la scimmia balsamica... Poi c'è Zadia, direttore e anima volante del circo, che sale sul campanile e decide di buttarsi, mentre Don Dolio, prete campanaro, cerca di fermarlo. Ma il destino e la sfortuna attendono Zadia, per portarlo nel carcere di Solange, da dove scriverà lettere comiche e struggenti. Finché il Tribunale del Gran Morì non gli infliggerà la più perversa delle condanne a vita.
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