Un bel giorno la statua di Santa Barbara, come da tradizione munita di un mazzetto di fulmini, viene fatta portare dal Recôncavo a Bahia per un’esposizione d’arte sacra. Ma già durante il breve viaggio, su un peschereccio, la statua comincia a dar segni di irrequietezza: per rimettere a posto alcune situazioni che non le vanno a genio, al momento dell’attracco prende vita e, assunto l’aspetto di Yansã, signora dell’uragano e della guerra, se ne va in giro per le strade, seminando il panico e raccogliendo reverenti omaggi. Siamo negli anni della dittatura militare, e la sparizione della statua getta nello scompiglio la polizia e la stampa. Appassionante e scanzonato, Santa Barbara dei Fulmini è uno straordinario capitolo di quel grande poema d’amore per Bahia che sono i romanzi di Jorge Amado.
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