L'anziano scrittore brasiliano si interroga sul destino che gli ha assegnato il suo strano mestiere. La risposta è un'incandescente, breve autobiografia da zero a undici anni, in cui Jorge Amado evoca i personaggi, i colori, le avventure e le ribellioni della sua infanzia. È un mondo di sogni e di violenze, di parenti faccendieri e di prostitute-madonne. È un'età segnata dalle peregrinazioni e dalla precarietà, ma anche dal fascino dell'amore, dagli splendori della natura, dal richiamo del mare. Fino al giorno in cui quel bambino scoprirà che tutto ciò, attraverso di lui, si è trasformato per sempre in un'epopea, in fiaba, in tragedia: insomma, in letteratura.
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