CINQUE MOTIVI PER LEGGERE “IL QUADERNO DELLE PAROLE PERDUTE”

di Redazione Garzanti | 28.05.2021

Cari lettori e care lettrici,
vi presentiamo un caso editoriale che sta riscuotendo un grande successo in tutto il mondo perchè è un romanzo che custodisce un messaggio attuale e una storia affascinante.

Venduto in oltre 20 paesi,  Il quaderno delle parole perdute di Pip Williams è da poco sbarcato anche in Italia.
Ispirato a una storia vera, è una lettura coinvolgente sul potere delle parole e sul diritto di contare delle donne.

Scopri perché Il quaderno delle parole perdute è una libro da non perdere assolutamente:

1. Perché i lettori e la stampa internazionale si sono già innamorati di questo delizioso esordio

Con il suo debutto, Pip Williams ha sconvolto gli editori alla Fiera di Francoforte. In Australia ha venduto oltre 100.000 copie e, da un anno, è in vetta alle classifiche. Anche il New York Times è entusiasta:

«Un inno alle donne e al loro lavoro, spesso dimenticato e nasconto.» The New York Times

Leggi l’intero articolo del New York Times

«Una lettera d’amore al potere delle parole.»
Booklist

«Un romanzo magistralmente scritto. Mostra come il ruolo delle donne sia legato al linguaggio con cui per secoli si è parlato di loro.»
Publishers Weekly

«L’esordio che è diventato un caso editoriale.» The Guardian Australia

2. Perché si ispira a una storia realmente accaduta

Le vicende che Pip Williams  racconta, prendono spunto dalla storia vera della nascita del dizionario più famoso al mondo: l’Oxford English Dictionary.

I lessicografi sono coloro che si occupano della costruzione di un dizionario. Il loro compito è quello di selezionare quali parole inserire tra i lemmi e quali invece scartare.
C’è stato un tempo in cui questo lavoro era affidato unicamente agli uomini, escludendo così le donne e tutti quei termini a esse connesse.

Il risultato è una prospettiva da un unico punto di vista, quello maschile.

Sir James Murray (ca. 1910) lessicografo scozzese noto per essere stato il primo curatore dell’Oxford English Dictionary.

3. Perché è una storia che vuole dare voce alle donne

Esme, la protagonista, crescendo ha raccolto, collezionato e protetto tutte quelle parole che il padre lessicografo ha deciso di scartare. Il suo sogno è quello di scrivere un dizionario delle donne, che restituisca a ciò che è andato perduto il rispetto che merita.

Un storia di donne dimenticate e nascoste tra gli spazi bianchi dei libri di Storia.

4. Perché costituisce un messaggio di forte attualità

Il quaderno delle parole perdute è un inno al diritto delle donne di contare, di far sentire la propria voce ma sopratutto di rivestire un ruolo centrale nella cultura e nella società.

Una storia ambientata nell’affascinante Oxford del passato, in cui si può rivedere molto dei tempi attuali perchè si tratta di tematiche che sono più che mai attuali. La Treccani ha solo recentemente cambiato alcuni sinonimi offensivi che si trovavano ricercando al suo interno la parola “donna”. Scopri qui l’articolo intero di Repubblica .

5. Perché è una lettera d’amore al potere dei libri

L’esordio di Pip Williams è un inno all’importanza delle parole e dei libri, più ampiamente alla carta stampata, perché è questo che dà vita alla Storia.

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