Megan Rapinoe è una delle calciatrici più forti di sempre. Ma le medaglie d’oro e i successi conquistati sul campo di calcio rappresentano solo una parte della sua storia, perché Megan Rapinoe è oggi una vera icona, una paladina dei diritti lgbt, delle pari opportunità, della lotta alle ingiustizie sociali. Cresciuta in un paesino conservatore nel Nord della California, ha appena quattro anni quando dà il primo calcio a un pallone. I genitori la incoraggiano a seguire l’amore per lo sport, ma la educano anche all’impegno nella comunità e al volontariato. È lì che nasce quella passione che l’ha accompagnata per tutta la vita e arriva fino al 2016, quando è la prima atleta bianca di alto profilo a inginocchiarsi per protesta durante l’esecuzione dell’inno nazionale americano, contro l’ingiustizia razziale e la brutalità della polizia. Le proteste e le critiche sono state immediate, ma subito sommerse da un’enorme ondata di supporto. Raccontandosi per la prima volta, dalle discriminazioni subite fino all’invito rifiutato alla Casa Bianca di Donald Trump, Megan Rapinoe esorta ciascuno di noi a prendere in mano la propria vita, a far sentire la propria voce e a impegnarsi per migliorare – con grandi azioni e piccoli gesti –il mondo in cui viviamo.
Megan Rapinoe è una delle calciatrici più forti di sempre. Ma le medaglie d’oro e i successi conquistati sul campo di calcio rappresentano solo una parte della sua storia, perché Megan Rapinoe è oggi una vera icona, una paladina dei diritti lgbt, delle pari opportunità, della lotta alle ingiustizie sociali. Cresciuta in un paesino conservatore nel Nord della California, ha appena quattro anni quando dà il primo calcio a un pallone. I genitori la incoraggiano a seguire l’amore per lo sport, ma la educano anche all’impegno nella comunità e al volontariato. È lì che nasce quella passione che l’ha accompagnata per tutta la vita e arriva fino al 2016, quando è la prima atleta bianca di alto profilo a inginocchiarsi per protesta durante l’esecuzione dell’inno nazionale americano, contro l’ingiustizia razziale e la brutalità della polizia. Le proteste e le critiche sono state immediate, ma subito sommerse da un’enorme ondata di supporto. Raccontandosi per la prima volta, dalle discriminazioni subite fino all’invito rifiutato alla Casa Bianca di Donald Trump, Megan Rapinoe esorta ciascuno di noi a prendere in mano la propria vita, a far sentire la propria voce e a impegnarsi per migliorare – con grandi azioni e piccoli gesti –il mondo in cui viviamo.