Introduzione e prefazione di Paolo Ruffilli
Traduzione di Sandro Melani
«Volgare, disgustoso, osceno»: con queste motivazioni fu condannato e sequestrato in Inghilterra L’amante di Lady Chatterley, pubblicato nel 1928 in edizione privata presso un libraio fiorentino. Poteva avere sorte diversa un romanzo che, almeno in apparenza, esalta l’adulterio, per di più tra un guardacaccia plebeo e una donna di rango, che racconta una relazione erotica con estremo verismo e critica apertamente le convenzioni sociali? Solo nel 1960, a trent’anni dalla morte dell’autore, cadde definitivamente l’accusa di oscenità, ma un alone di scandalo continua ad avvolgere questo libro in cui l’amore viene esaltato come passione dei sensi e legge del sangue, e l’istinto ha la supremazia sulla ragione e sulla morale. Nelle pagine di Lawrence vibra ancora intatta la potente sensualità degli amanti che respira all’unisono con la natura selvaggia della campagna inglese delle Midlands, un Eden incontaminato per questi nuovi Adamo ed Eva che cercano la via della rigenerazione in una sessualità pura e innocente, libera da ogni tabù.