Con Gli innamorati – raffinatissimo, quasi diabolico studio di carattere – si apre l’ultima grande stagione della copiosa produzione di Goldoni: quella polarizzata sul doppio tema della decadenza della borghesia e delle timide speranze nelle virtù native del ceto popolare. Nei Rusteghi, il rozzo conservatorismo della classe abbiente dà vita a un quartetto di reazionari-misantropi sconfitto dai giovani e dalle donne. Infine La casa nova e ancor più Le smanie per la villeggiatura affrontano i temi della stolta dissipazione, dell’orgoglio fatuo, delle vacue apparenze che spingono la borghesia a volere molto più di quanto si addica a un’equilibrata collocazione nel contesto sociale.