Introduzione di Fausto Malcovati
Traduzione di Emanuela Guercetti
«Sottosuolo» è la sfera della vita psichica, nella sua intimità libera e irrazionale, necessariamente in urto con le leggi del mondo esterno. È disarmonia radicale tra l’informe privato e l’ordine «di facciata», che alimenta una perpetua e morbosa irritabilità, un costante senso di irrequietezza e di risentimento. È assenza di legge o convenienza imposta dalla società o dal prossimo. L’uomo autentico non è l’uomo esteriore, la maschera esibita per il mondo, ma quello interiore, che si rifugia e si nasconde nel proprio io. Memorie dal sottosuolo è un’opera fondamentale nel percorso dell’autore: d’ora in poi tutti i personaggi di Dostoevskij avranno un «sottosuolo» e vi si immergeranno per poi risorgere rigenerati o per affondarvi senza speranza.