Introduzione e note di Massimo Romano
Traduzione di Renata Debenedetti
Pubblicato anonimo nel 1678, La principessa di Clèves è la storia di un triangolo amoroso. Nella fastosa cornice della corte di Enrico II di Valois, la giovane Mademoiselle de Chartres sposa il principe di Clèves senza esserne innamorata, mentre è irresistibilmente attratta dall’affascinante duca di Nemours. Fedele eppure sempre più inquieta, decide infine di confessare i propri turbamenti adulterini al marito, che ne è addolorato fino a morirne, ma rimasta vedova rifiuta di risposarsi con colui che ama pur rivelandogli i suoi sentimenti. Nella partita a scacchi tra passione e ragione, l’eroina di questa avventura del cuore conosce bene la grammatica del desiderio: sa che negarsi a Nemours dopo essersi dichiarata è il solo modo per conquistarlo per sempre; sa che scegliere la solitudine invece del matrimonio è l’unica via per sottrarre l’amore all’usura del quotidiano e preservarne intatto l’incanto originario.
Prezioso gioiello della letteratura francese, per la perfezione del meccanismo narrativo e la finezza dell’analisi psicologica il capolavoro di Madame de Lafayette segna la nascita del romanzo moderno.