Introduzione di Andrea Baldissera
Traduzione e note di Francesco Tentori Montalto
Nel Gran teatro del mondo, composto intorno al 1635, Calderón de la Barca mette in scena l’eterna commedia della vita, nella quale i diversi tipi umani – il Re e il Contadino, il Ricco e il Povero, la Bellezza e la Prudenza – interpretano il ruolo che è stato loro assegnato da Dio. Tema e tono sono quelli degli autos sacramentales, le composizioni drammatiche di carattere allegorico-morale che discendono dalle sacre rappresentazioni del medioevo ma che nei versi raffinati degli autori del Siglo de Oro diventano una delle più caratteristiche espressioni del barocco spagnolo. Calderón si muove nel perimetro del genere, ma il suo memento sulla condizione umana, sulla brevità e precarietà della vita si sottrae alle rigidità del modello e regala accenti commossi alle figure del dramma che da meri simboli si tramutano in esseri reali.