
Porcile: trasposto anche al cinema, mette in scena la separatezza insuperabile tra Potere e individuo, una barriera tra loro che però è anche l’unica tutela che il diverso può avere per difendere la propria trasgressione. Orgia: due coniugi piccolo-borghesi travolti da passioni sadomasochistiche che li conduce fino all’efferatezza e al suicidio finale. Vicenda che vuole essere metafora delle pulsioni oscure e violente che ci agitano nel profondo e che ci mettono contro il Potere. Bestia da stile: attraverso la tragica vicenda di Jan Palach, Pasolini inscena la sconfitta disperante dell’impegno politico e soprattutto della poesia. Nelle Appendici i saggi di Pier Paolo Pasolini: Prologo [dal programma di sala di Orgia]; [Dibattito al Teatro Gobetti]; Il teatro di Parola; Manifesto per un nuovo teatro.
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