Già superbo protagonista delle due parti dell’Enrico IV e dell’Enrico V, è Falstaff il potente motore di questa celebre commedia, composta sul finire del ’500. La tradizione vuole che sia stata commissionata a Shakespeare da Elisabetta I, desiderosa di vedere l’ammirato personaggio – farabutto carismatico, mentitore, spaccone – nelle improbabili vesti di innamorato. Il nuovo Falstaff, approdato nella provinciale e puritana Windsor, è ormai un vecchio nobile sul viale del tramonto che progetta cinicamente di corteggiare le mogli di due ricchi borghesi del luogo per arrivare alle borse dei mariti. In un susseguirsi di imprevisti, intrighi, imbrogli, beffe e controbeffe, l’aristocratico libertino pagherà care le sue malefatte e soprattutto il suo tentativo di sconvolgere l’ordine e i valori del dorato mondo della Merry England (l’onore familiare, l’onestà delle mogli, la ricchezza). Ma con la sua innocenza tra infantile e animalesca finirà anche con lo scoprire l’irresistibile potenza di eros, ergendosi contro l’ipocrisia e l’egoismo di un mondo di piccoli borghesi affamati di denaro.
Sfoglia le prime pagine
Qui potrai visualizzare le recensioni di GoodReads.