«Rientra in te stesso e guarda: se non ti vedi ancora bello, imita lo scultore di una statua che deve diventare bella. Egli toglie, appiana, liscia, ripulisce le impurità, fino a che non si mostri la bellezza che rifulge sul volto». Che posto ha la bellezza nella vita dell’uomo, e qual è il suo significato? Per Plotino essa è manifestazione visibile del divino: attraverso la contemplazione del bello l’uomo può intraprendere quel cammino di purificazione, di riscoperta di sé e di elevazione spirituale che lo riconduce alla scintilla divina da cui tutto scaturisce. Questo itinerario, che è alla portata di ogni uomo, viene qui delineato attraverso il trattato Sulla bellezza e una selezione di testi delle Enneadi organizzati in un percorso tematico lungo il quale il più grande spirito laico del mondo antico ci guida alla scoperta dell’esperienza universale della bellezza.
Benedetta Selene Zorzi, benedettina, è docente di Patrologia e storia della teologia. Tra le sue pubblicazioni: Desiderio della bellezza da Platone a Gregorio di Nissa (2007), Antropologia e teologia spirituale (2014), Al di là del «genio femminile» (2014).